La serata di domenica 13 luglio si è tinta di tensione nel centro di Forlì, mentre si svolgeva la tradizionale processione in onore della Madonna del Carmine. Un pellegrinaggio seguito da circa un centinaio di fedeli, guidati dal vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro, Livio Corazza, è stato improvvisamente interrotto da un episodio che ha destato forte disagio tra i partecipanti.
Mentre la folla procedeva lungo via delle Torri, un uomo straniero ha iniziato a gridare ripetutamente “Allah Akbar”, frase araba che significa “Dio è il più grande”. Questo richiamo, chiaramente percepito dai presenti, ha suscitato allarme e preoccupazione, interrompendo il clima solenne e religioso della manifestazione.
Tra i testimoni dell’episodio c’era anche il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, che si trovava alla processione in compagnia della propria famiglia. Prontamente intervenuto, ha richiesto l’intervento della Polizia Locale affinché fosse identificato il soggetto responsabile, considerato un gesto di sfida nei confronti della processione e delle celebrazioni religiose in corso.
L’evento ha lasciato un senso di inquietudine tra i fedeli che partecipavano al pellegrinaggio, un momento tradizionalmente dedicato alla riflessione e alla devozione. La situazione è stata gestita dalle forze dell’ordine, impegnate a ripristinare la tranquillità e a garantire la sicurezza durante le celebrazioni.
Un episodio che ha messo a dura prova la pacifica convivenza di un evento religioso di lunga tradizione, sollevando interrogativi sul rispetto delle manifestazioni culturali e religiose nella città di Forlì.