Forlì. Venne scarcerata perchè incinta. Latitante presa dopo 21 mesi

Una volta scarcerata, perché incinta all’ottavo mese, scompare dai radar. Irreperibile. Di sicuro ha partorito. Poi però di lei si perdono le tracce. E anche quando la procura emette un mandato di cattura sul suo conto, conseguenza di una condanna a 3 anni e un mese per una rapina commessa a Forlì il 29 maggio del 2015, lei resta un’ombra. Una primula rossa scomparsa nel nulla.
POI rieccola, di colpo. Gli agenti della polizia ferroviaria la intercettano in stazione a Genova. La sua giovanissima faccia spicca nei computer delle forze dell’ordine. È una latitante a tutti gli effetti. In tasca ha dei documenti che attestano un altro nome. Ma il fotosegnalamento ufficiale, incrociato coi dati del cervellone del ministero, non danno scampo alla ragazza, Tina Catic, oggi 21enne, croata, ora in cella per la rapina di via Campo degli Svizzeri.

Il 29 maggio 2015 la ragazza agisce da sola in una palazzina. L’appartamento è rimasto sguarnito per un paio di minuti. La proprietaria, 42 anni, è andata da una vicina. Visita lampo. Tanto che la porta dell’appartamento non è nemmeno chiusa a chiave. Ma la ragazza è appostata in cortile e in quei pochi minuti sale di corsa, entra nell’appartamento, fa razzìa di alcune collane. Poi scappa. Ma nelle scale incrocia la padrona di casa, che sta rientrando. La 42enne forlivese nota una collana addosso alla ragazza: è la sua. «Ma dove l’hai presa quella?» chiede la donna alla giovane. Lei non risponde, e strattona brutalmente la 42enne, buttandola a terra: da questa azione violenta scatta il reato di rapina.

La vittima afferra il cellulare e allerta gli agenti, che poco dopo sono sul posto. E dopo qualche giro per l’isolato, intercettano la ragazza e la arrestano. Lei dice d’essere minorenne. Ma gli esami non confermano. Di sicuro è incinta: ancora 15 giorni e avrebbe partorito. Particolare che, unito alla sua incensuratezza, spingono il giudice a scarcerarla. Il processo però va avanti. La ragazza viene condannata. In contumacia, data la sua irreperibilità. Ora terminata. Dopo 21 mesi di fuga. Il Resto del Carlino