Formazione e progettualità a San Marino. Tre eventi chiave tra innovazione e sostenibilità per un futuro equo … di Orietta Ceccoli

Formazione e progettualità

La settimana scorsa sono stati promossi 3 eventi che meritano una narrazione specifica:

  1. Mercoledì 25 settembre l’Università di San Marino ha presentato il resoconto della Terza Missione (patto tradizionale o collaborazione con il territorio) relativo al triennio 2021-2023.
  2. Giovedì 26 settembre la società di consulenza NT (Nemini Teneri) ha promosso la conferenza, Investire nel Futuro: importanza della formazione (finanziaria e aziendale) per le famiglie imprenditoriali.
  3. Dal 26 al 28 settembre si è articolato il 3° convegno internazionale di Geriatria e Gerontologia sul tema, Invecchiare domani: la grande sfida per la Sanità (prevenzione, medicina personalizzata e intelligenza artificiale in geriatria).

Il messaggio comune che abbiamo ascoltato nelle tre iniziative ha riguardato 2 aspetti: la formazione e la progettualità, due settori del pensiero umano ancora gestiti da uomini e da donne. Dalla relazione del dr. Gian Luca Spadoni abbiamo appreso che la cultura d’impresa si fonda sulla conoscenza (sapere, saper fare e saper essere), l’impresa l’ha definita il luogo formativo ed educativo ed ha articolato la conoscenza in due grandi concetti, la formazione e l’educazione. La cultura d’impresa che è emersa è una cultura di modernità e di sviluppo tecnologico, ma il problema da affrontare resta la questione del tempo e dei tempi di accelerazione delle innovazioni nel loro utilizzo.

In parallelo l’Università, agenzia naturale di alta formazione, ha presentato un articolato resoconto delle relazioni di Terza Missione che i 3 dipartimenti DESID, Dipartimento di Economia, Scienze, Ingegneria e Design, DSU, Dipartimento di scienze Umane e DSG, Dipartimento storico e giuridico, hanno sviluppato con il territorio e con gli operatori sammarinesi in elencati campi di azione durante il triennio 2021-2023. Lungo ed articolato è l’elenco dei progetti elaborati e realizzati. La relazione contiene non solo la elencazione dei progetti, cita i vari responsabili, elenca le macro aree di riferimento, i partner sammarinesi ed infine indica a quale dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile ogni progetto si colloca. Non sfugge al ricercatore attento il collegamento tra questa attività progettuale concreta e gli impegni che la Repubblica ha sul piano internazionale, quale membro effettivo dell’assemblea generale ONU e gli impegni assunti dalla Repubblica in tema di sviluppo di benessere equo e sostenibile. Il dibattito sull’equità e sulla sostenibilità del benessere di un paese, grande o piccolo, si sta sempre più concentrando sull’individuazione e sull’utilizzo di indicatori per quantificare e monitorare il benessere sociale da utilizzare nella programmazione delle politiche economiche dei governi. La domanda è: San Marino che cosa sta facendo in questa direzione? Ciò che ha fatto, con quali metodi l’ha fatto e con quali risultati?

Il 3° Convegno di Geriatria sui temi dell’invecchiamento, problematica emergente del XXI secolo perché la demografia territoriale e mondiale presenta una elevata speranza di vita per gli uomini e per le donne e la conseguenza è di avere tante persone anziane da assistere, curare e gestire. San Marino con la promozione universitaria del Master in Geriatria e Gerontologia e con la realizzazione di convegni internazionali è divenuto un polo di eccellenza per la formazione geriatrica degli operatori sanitari ed anche il luogo di recezione dei risultati delle ricerche e innovazioni tecnologiche in ambito sanitario. Da una visione del dottor Giancarlo Ghironzi, suoi collaboratori hanno continuato a sviluppare l’attuale progetto di alta formazione, questo gruppo (ASGG, Associazione Sammarinese Gerontologia e Geriatria) ha la credibilità in seno agli organismi internazionale e riceve collaborazioni di esperti importanti del settore in ambito nazionale e internazionale. Resta un ulteriore passo da fare: l’attenzione del management del nostro Istituto di Sicurezza Sociale ISS e le ricadute sul territorio e sui servizi per aumentare la loro efficienza ed efficacia. Dalle relazioni ascoltate nel campo della medicina preventiva ampie possono essere le collaborazioni con le realtà associative non profit del territorio. Provo a scrivere alcuni possibili campi di azione: nutrizione, attività fisica e mobilità, uso molteplice dei farmaci, vaccinazione, palestre della memoria, stili di vita e solitudine. Le sperimentazioni di forme di sussidiarietà possono diventare strategie necessarie per superare la crisi attuale dei sistemi di Welfare State e le relative crisi fiscali in tema di contribuzione che tanti Paesi stanno fronteggiando.

In sostanza in nostro sistema paese presenta nuclei di vitalità ed operosità, manca invece il coordinamento della politica, non in termini autoritativi, ma partecipativi, manca la direzione di senso di che cosa vuol essere questa piccola Repubblica e di come sia capace di creare ricchezza per un benessere equo e sostenibile. Come abbiamo scritto in precedenza, abbiamo speranza!

Orietta Ceccoli