Bergoglio ha ripreso da qualche giorno a parlare di extracomunitari: “Dio è con i migranti, respingerli è peccato grave”.
Peccato che nessun passo evangelico condanni tale prassi politico sociale e che al contrario, Scritture e Magistero abbiano “classificato” tra i peccati gravi, certuni costumi sessuali che invece per il papa acclamato ed osannato dalle lobby LGBTQ+ sono buoni e leciti.
Il pontefice che ama l’Africa più dell’Occidente e le altre religioni più della cattolica, si è infatti accorto che malgrado due anni di frontiere aperte, il numero degli arrivi clandestini ha lentamente iniziato a diminuire. Motivo per cui, è ritornato a ripicchiare duro con una becera propaganda immigrazionista travestita da pathos filantropico.
La cronaca nera di questi giorni ha documentato che lo status di cittadino italiano, non cambia affatto la natura violenta ed omicida di certuni fenomeni dal coltello facile.
Nonostante ciò, il politico non eletto dal popolo, vorrebbe abolire confini, frontiere e leggi da rispettare.
Sarebbe bello che l’apologeta del Caos, nonché co-ideatore dell’uomo senza identità e del melting pot interrazziale, invece di interferire con poteri che non sono di sua spettanza, testimoniasse il suo affetto per il prossimo, aprendo alloggi e forzieri vaticani ai sui amati protetti.
I veri maestri non si limitano alle parole, ma testimoniano con i fatti ciò che i falsi ululano alla Luna.
Gianni Toffali