“Visto? Stiamo andando bene senza Rete!”. Io: “Veramente non avete ancora combinato un tubo”.
Si può riassumere in questo breve scambio epistolare via whatsapp passato, presente e futuro, della situazione politica sammarinese.
Sul passato: è opinione degli attuali governanti che se l’azione della maggioranza non è stata incisiva la colpa è del movimento ex rivoluzionario del redivivo Matteo Zeppa.
Sul presente: è opinione degli attuali governanti che ora, con una maggioranza risicata ma totalmente coesa (in teoria), si raggiungeranno da qui alla fine della legislatura, brillanti risultati, tali da recuperare consenso e cambiare il Paese.
Sul futuro: è opinione degli attuali governanti che la corrente formazione potrà presentarsi senza ulteriori aiuti alle prossime elezioni e potrà vincerle, portando a casa 35 Consiglieri, che bastano e avanzano.
Proverò a smontare le tesi di cui sopra, visto che non credo neppure un po’ alla narrazione di qualche amico di maggioranza. E siccome non ho peli sulla lingua, vado immediatamente ad argomentare.
Sul passato: mi aspettavo onestamente molto, molto di più da Rete. E a parte il “solito” Zeppa, sempre coerente, corretto e uno dei pochi prototipi di persona per bene, sono rimasto parecchio deluso. In questo momento non infierisco, ma avrò certamente modo di ritornare sull’argomento. Detto ciò, il fallimento nella realizzazione del programma di legislatura è assolutamente corale, e tutti hanno le proprie colpe e mancanze. Scaricare ogni responsabilità su Rete è facile, sin troppo. Al contrario, non mi pare proprio che Rete abbia bloccato chissà quali progetti (giusto il Des, proco prima di uscire) o abbia rallentato l’incedere della maggioranza. Anzi, personalmente trovo che la più grande pecca del movimento sia stata propria la totale, o quasi, condiscendenza nei confronti della Dc. Ecco allora che l’accusa di mancanza di risultati appioppata ai retini, cade giù come un fico maturo.
Sul presente: vale lo scambio di messaggi che ho citato in premessa. Un amico Consigliere ha avuto la faccia di bronzo di farmi notare che ora sì che si può finalmente governare! Le ipotesi sono due: o io, o lui, abbiamo l’anello al naso. Non credo vi sia una terza possibilità. Lascio ai lettori indicare chi fra me e il mio interlocutore abbia preso troppo sole. Aggiungo per completezza che a parte la riproposizione del Des in salsa 2.0, non vedo riforme epocali all’orizzonte.
Sul futuro: qui l’analisi si fa più complicata, e solo fini matematici che hanno studiato al Mit del Massachusetts, potranno seguirla.
Ebbene l’attuale esecutivo può contare su 32 Consiglieri, anzi 33 con Nicolini passato da Rete alla Dc. Pensate dunque che dopo le elezioni verranno riconfermati questi numeri? Mission Impossible, anche se si candidasse nelle fila del Santo, Tom Cruise al posto di Venturini.
Perciò dalla Dc hanno inaugurato un nuovo mercato del pesce in Via delle Scalette, aperto la sera, meglio nei week end, dove fare abboccare nuovi Consiglieri e chissà, spaccare altri partiti, in modo da avvicinarsi il più possibile alla soglia minima per governare.
Insomma, al prossimo giro, almeno secondo l’ipotesi di alcuni fini matematici, che secondo me dovrebbero cambiare materia (mestiere?) e passare all’insegnare magniloquenza, rivedremo in maggioranza né più, né meno che le stesse facce, semplicemente con l’aggiunta di qualche “quaglia” per rimpiazzare le sicure perdite.
Sarebbe troppo lungo addentrarmi nei meandri di tale logica, basti dire che si tratta di un “piano” che, ammesso e non concesso possa andare in porto, non garantirebbe certo stabilità, piuttosto compatterebbe all’opposizione taluni soggetti, con conseguenze dal mio punto di vista anche molto pericolose. Non credo inoltre che questa ipotetica compagine governativa avrebbe vita lunga, né riuscirebbe a portare a casa i risultati sperati.
Fermo restando che tutto ciò potrebbe avvenire solo se qualche Consigliere poco accorto e ancora meno lungimirante, si staccasse dal suo partito per andare a fare da portaborse a Venturini e soci.
Ma in fondo è solo fantapolitica, no? E allora godiamoci il clima di “volemose bene”, in attesa di comprendere se la campagna acquisti estiva, rafforzerà la squadra al comando, e le permetterà di arrivare fino in fondo, nella consapevolezza che a settembre troverà “tifosi” inviperiti e pronti alla forte contestazione, perché l’aria che tira è tutt’altro che da festa scudetto…
Comunque andrà, Forza San Marino!
David Oddone