Clamoroso, non al Cibali parafrasando una celebre frase del “Tutto il calcio per minuto”, ma a Parigi. Ad una settimana esatta dal ballottaggio di domenica 7 maggio, Marine Le Pen ci ripensa. La candidata della destra nazionalista, euroscettica, populista, xenofoba dichiara che l’uscita dall’euro non è più una priorità.
“Sono fautore di un patriottismo pragmatico che deve privilegiare la sovranità nazionale nel quadro della realtà globale”. Ci sarà eventualmente una rinegoziazione con Bruxelles e un referendum sulla permanenza nell’Ue, tuttavia si preannunciano tempi lunghi. Forse anni. Un messaggio per rassicurare l’elettorato della destra gollista che costituisce il naturale bacino di suffragi necessario per conquistare l’Eliseo.
Salvatore Occhiuto
