Francia, condannato a 8 anni il ‘dentista dell’orrore’. Strappava i denti senza anestesia

606x340_331067-1Strappava i denti senza anestesia ai suoi pazienti e secondo l’accusa lo faceva con l’unico scopo di ottenere i rimborsi sanitari. Il “dentista dell’orrore”, nomignolo guadagnato a suon di torture, è stato condannato a8 anni di reclusione da un tribunale francese. I giudici della città di Nevers hanno anche vietato aJacobus van Nierop, 51 anni, di esercitare come dentista e l’ha multato 10.500 euro per aver causato gravi danni ai pazienti estraendo denti sani, tra cui fratture alla mascella, ascessi ricorrenti e setticemie.

Il dentista olandese avrebbe compiuto i suoi massacri quando esercitava la professione nella cittadina francese di Chateau-Chinon, dal 2008 al 2012. Accusato di violenze, maltrattamenti, truffa e frode, van Nierop venne estradato in Francia dopo il via libera del tribunale di Amsterdam, nel novembre 2014.

L’uomo è stato condannato per aggressione aggravata e frode dopo la denuncia un comitato che raccoglie decine di sue vittime nel paesino. Si faceva chiamare Mark ed era arrivato nella piccola Chateau-Chinon assunto da un cacciatore di teste e inizialmente era stato accolto con favore dalla piccola comunità, che aveva grande necessità di cure mediche.

Nel 2011 iniziarono i dubbi, delle autorità sulla contabilità del dentista,  e dei pazienti che si scambiavano opinioni negative sulle sue terapie. Il procuratore ha riconosciuto mutilazioni su almeno 53 pazienti. Sul banco delle vittime un centinaio di malcapitati che hanno raccontato la loro incredibile disavventura

Sylviane Boulesteix, 65 anni, era andata da van Nierop per regolare l’apparecchio dentario. “Mi ha fatto sette o otto iniezioni e mi ha tolto otto denti in una volta. Ho perso sangue per tre giorni” ha raccontato. L’ottantenne Bernard Hugon ha detto che il dentista gli ha lasciato “pezzi di carne pendenti ovunque” dopo un’estrazione.

“Ogni volta ci faceva quella che chiamava “una punturina” e ci addormentavamo, finivamo fuori gioco” ha detto Nicole Martin, insegnate in pensione che ha perso vari denti, ma non la tenacia di voler giustizia. “Quando finiva, trovavamo un Post-it con la data dell’appuntamento successivo, il giorno dopo o due giorni dopo”. E Nicole Martin si fece aiutare da uno degli assistenti di van Nierop per raccogliere le accuse e nel 2013 ha formato un gruppo di vittime del dentista per chiederne l’incriminazione, gruppo che nel giro di pochi mesi ha raggiunto i 120 membri.

L’arresto a giugno 2013, ma poi il dentista olandese è stato liberato in attesa di processo ed è fuggito dalla Francia. Trovò rifugio in una piccola città canadese del New Brunswick, ma un mandato internazionale lo ha raggiunto a settembre 2014. Quando lo hanno arrestato ha tentato di uccidersi. Van Nierop ha tentato di evitare l’estradizione, prima in Olanda e poi in Francia, sostenendo di soffrire di “problemi psicologici”, confusione sull’identità di genere e tendenze suicide, ma è finito nel reparto psichiatrico di una prigione del Loiret, a sud di Parigi.

Ha anche “sostenuto di aver ucciso la prima moglie, ha fatto il pazzo, ha detto di essere transessuale. Le ha tentate tutte” per evitare di tornare il carecre in Francia, ha raccontato Martin. Anche in Olanda avevano iniziato a indagare le sue pratiche mediche, ma era poi andato in Francia….

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