Francia, Pornhub e YouPorn in “sciopero” da oggi: i due siti porno bloccano l’accesso in protesta contro nuove misure di verifica dell’età

Da oggi pomeriggio, mercoledì 4 giugno, gli utenti francesi che tenteranno di accedere a Pornhub, YouPorn, RedTube e altri siti del colosso Aylo troveranno una sorpresa: niente più video a luci rosse, ma una schermata di protesta. L’azienda ha infatti sospeso volontariamente l’accesso ai suoi portali dalla Francia, dopo un lungo scontro con il governo sulle nuove normative che impongono la verifica rigorosa dell’età per bloccare l’accesso dei minori alla pornografia online.

Una decisione dimostrativa, spiegano i vertici del gruppo, con l’obiettivo di “sensibilizzare l’opinione pubblica” sulle conseguenze della nuova legge francese, entrata in vigore nel 2024. Secondo indiscrezioni, al posto dei contenuti espliciti comparirebbero immagini simboliche della Repubblica francese: forse una moderna Marianne su sfondo nero, oppure la celebre “Libertà che guida il popolo” di Delacroix.

«Tant mieux!» (“Meglio così!”), ha esultato la ministra per le Pari Opportunità, Aurore Bergé, paladina della battaglia contro la pornografia accessibile ai minorenni. «Meno contenuti degradanti e violenti per i nostri ragazzi. Arrivederci», ha scritto su X.

Aylo: “Norme sproporzionate e inefficaci”

Aylo – multinazionale canadese con sede in Lussemburgo – ha definito “una scelta difficile ma necessaria” quella dell’oscuramento. La vicepresidente Alex Kekesi ha spiegato in conferenza stampa che gli utenti francesi verranno reindirizzati a una pagina che critica la nuova legge e illustra le ragioni della protesta. «Non possiamo accettare un sistema di verifica che impone l’invio di foto o documenti sensibili – ha detto –. È una minaccia per la privacy degli utenti e, soprattutto, non è efficace».

La normativa impone infatti che i siti pornografici verifichino l’età degli utenti senza raccogliere dati personali, un equilibrio difficile da garantire. In caso di mancato adeguamento, l’autorità francese per i media digitali (Arcom) ha il potere di oscurare forzatamente i portali, ma questa volta è stata Aylo a muoversi per prima, chiudendo volontariamente l’accesso dalla Francia.

2,3 milioni di minorenni sui siti porno

Il provvedimento nasce da una preoccupazione reale: secondo Arcom, almeno 2,3 milioni di minorenni francesi accedono regolarmente a contenuti pornografici online. Da anni le associazioni per la tutela dell’infanzia chiedono regole più stringenti. E il governo Macron ha deciso di intervenire con fermezza.

«Verificare l’età non è censura – ha dichiarato la ministra per il Digitale Clara Chappaz – ma protezione dei minori. Se Aylo preferisce abbandonare il mercato francese invece di rispettare la legge, è una loro scelta».

Francia non sola: Pornhub bloccato anche in 17 stati Usa

La Francia non è un caso isolato. Pornhub è già stato bloccato in 17 stati americani, per motivi analoghi. E a livello europeo la piattaforma è sotto inchiesta da parte della Commissione UE per l’insufficienza delle misure di protezione dei minori.

L’azione simbolica di oggi apre un fronte inedito: l’industria dell’intrattenimento per adulti si scontra apertamente con le istituzioni, invocando diritti digitali e libertà individuali. Ma la Francia, almeno per ora, non arretra. E al posto del porno, manda un messaggio forte: la sicurezza dei minori viene prima.