Francia, primarie del centrodestra: vittoria a valanga di Francois Fillon

fillonL’affermazione su Alain Juppé al ballottaggio conferma i sondaggi degli ultimi giorni: oltre il 60% per il vincitore, sotto il 40% per il sindaco di Bordeaux. “Ho sentito gradualmente l’onda che ha travolto tutte le previsioni. Ha vinto la Francia della verità e dell’azione”, ha detto Fillon davanti ai suoi sostenitori in visibilio.

Netta vittoria di Francois Fillon alle primarie del centrodestra. L’affermazione su Alain Juppé al ballottaggio conferma i sondaggi degli ultimi giorni: una vittoria a valanga contro il sindaco di Bordeaux. Lo si apprende nei due quartier generali dei candidati, dove si respira un’atmosfera molto diversa: festosa e affollatissima in quello di Fillon, rassegnata in quello di Juppé, dove alcuni dei suoi sostenitori sono già rientrati a casa. Fillon ha ottenuto il 68,6% delle preferenze su quasi la metà dei seggi scrutinati. L’ex premier e sindaco di Bordeaux Alain Juppé non è andato oltre il 31,4%. Lo ha reso noto Thierry Solère, presidente della commissione organizzatrice del voto.

“Ho sentito gradualmente l’onda che ha travolto tutte le previsioni. Ha vinto la Francia della verità e dell’azione”. Ha detto Fillon davanti ai suoi sostenitori in visibilio, commentando la vittoria a valanga nelle primarie della destra. E Alain Juppè ha riconosciuto la vittoria dell’avversario. In una breve dichiarazione dal suo quartier generale, l’ex premier augura “buona fortuna per la sua campagna e la vittoria” alle presidenziali del 2017, assicurandogli tutto il suo “sostegno”.

Cinque anni da primo ministro di Nicolas Sarkozy, Fillon è l’uomo più accreditato per sfidare Marine Le Pen e il rischio che il Front National sbarchi all’Eliseo. Nato a Le Mans sessantadue anni fa, madre docente di Storia e padre notaio, Fillon non ha fatto nulla per dissimulare la durezza del suo programma ultraliberista in economia e tradizionalista in campo sociale: immigrazione al minimo possibile, mezzo milione di tagli nel pubblico impiego, fine delle 35 ore, e così via. Proposte che in alcuni casi somigliano a quelle del Fron National: per questo Fillon spaventa il partito di Marine Le Pen.

Rivendica l’eredità thatcheriana, Fillon, e nel corso dell’ultimo dibattito televisivo con il suo avversario ha detto: “Ammetto che rispetto a quello di Alain Juppé, il mio è un programma più brutale”. Giornalista mancato dopo aver fatto diversi stage alla France Presse, scelse la politica su incoraggiamento del padre e diventò prima assistente parlamentare del deputato Joel Le Theule, nel 1976, poi suo vice capo di gabinetto al ministero della Difesa. Nel 1981, subentrando proprio a Le Theule nel suo collegio elettorale, fu eletto e diventò il più giovane parlamentare dell’Assemblea nazionale. Sotto la presidenza di Jacques Chirac e con Jean-Pierre Raffarin premier, fu ministro degli Affari sociali.

Una sconfitta nel 2012 ha segnato la carriera politica di Fillon e oggi è arrivato il riscatto: nel 2012 voleva diventare presidente dell’Ump, antenato dell’attuale partito dei Republicains ma un brutto incidente di motorino accaduto Italia, a Capri, mentre era in vacanza ospite di Luca di Montezemolo, lo costrinse a rallentare l’attività. La battaglia per la guida del partito se la aggiudicò Francois Copé, finito ultimo su sette nella corsa che si è conclusa oggi.