Francia. Scontro tra pullman e tir Anziani in gita morti nelle fiamme

busLE TELEVISIONI hanno trasmesso le immagini tutto il giorno: lamiere bruciate, le carcasse del pullman e del camion divorate dalle fiamme, i pompieri in mezzo al fumo, la strada coperta di detriti e corpi carbonizzati, gli elicotteri che atterrano davanti al municipio di Puisseguin. Una tragedia in questo paesino di 861 abitanti nella Gironda, a 60 chilometri da Bordeaux. Il bilancio dell’incidente è allucinante: 43 morti, per la maggior parte bruciati vivi. «La Francia è in lutto», ha detto il primo ministro Manuel Valls. «Questo dramma ci fa precipitare nella tristezza», ha commentato da Atene il presidente Hollande, garantendo che verrà fatta piena luce sulle cause. L’ultimo sinistro di quest’ampiezza in Francia risale al luglio 1982, quando morirono 53 persone – fra cui 46 bambini – in uno scontro fra un bus e diverse auto a Beaune.

LA DINAMICA di questa nuova strage è ormai accertata. Erano le 7 e 30 del mattino quando sulla dipartimentale RD17, a pochi chilometri da Puisseguin, un pullman turistico con 49 persone a bordo è andato a schiantarsi contro un camion che ostruiva la strada. Il bus ha colpito in pieno il serbatoio del camion, che è esploso. Il camionista e il suo bambino di 3 anni che dormiva accanto a lui sono morti sul colpo. I passeggeri del pullman si sono trovati assediati dalle fiamme. Soltanto in 8 sono riusciti a salvarsi, grazie alla prontezza e al coraggio dell’autista che, benché ustionato e ferito, è riuscito a sbloccare le porte. Gli altri, 41persone, hanno invece subito una morte atroce nel rogo. Erano tutti pensionati fra i 65 e i 75 anni, iscritti al Club du Petit Palais, un’associazione per la terza età. Erano partiti per una gita di un giorno, un’escursione in quella regione famosa per i suoi vignobles e i grand crus di Bordeaux. Il pullman li aveva imbarcati alle 7 del mattino nel comune in cui abitavano, Petit-Palais-et-Cornemps, 756 abitanti, a un tiro di schioppo da Puisseguin. La meta era Arzacq, una località dei paesi baschi famosa per i suoi prosciutti e il foie gras. Alle 12 e 30 il gruppo era atteso a pranzo al ‘Café de Sport’ di Arzacq, una trattoria il cui chef, Gaby Regagnon, offre una cucina tutta a base di prodotti regionali. «Sono annientato dalle immagini che ho visto in tv», ha commentato.
Faceva piuttosto freddo lungo la dipartimentale RD17. La strada si snoda tagliando una fitta foresta lungo una serie di curve, in alcuni casi molto strette. L’asfalto era umido, bagnato dalla brina. Il bus aveva percorso una manciata di chilometri quando ha iniziato un lungo tratto in discesa, al termine del quale c’era una doppia curva a ‘esse’. Proprio lì, dietro il primo tornante, si è trovato di fronte la mole gigantesca del camion che copriva, ‘a libro’, l’intera strada. L’autista, un uomo di 31 anni, figlio del titolare della società di trasporti ‘Michel Aleixandre, era partito poche ore prima con un carico di legname dal dipartimento dell’Orne, a nord di Bordeaux.

LA COLLISIONE è stata violenta: ma è stato l’incendio a provocare il maggior numero di morti. I passeggeri, anziani e in preda al panico, non sono stati in grado di abbandonare l’automezzo e sono morti tra le fiamme. L’autista del bus è sopravvissuto; i feriti sono 8, di cui la metà in gravi condizioni. Niente da fare invece per il conducente del camion, Cyril, e il suo figlioletto morti sul colpo. La polemica sul livello di pericolosità dei camion è già iniziata, in attesa che l’inchiesta ufficiale faccia luce sulle cause del dramma.