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(ANSA) – PARIGI, 16 GEN – Ancora appelli in Francia a
manifestare giovedì 19 gennaio contro la riforma delle pensioni
voluta dal presidente Emmanuel Macron. Intervistato da France
Info, il segretario del principale sindacato di Francia, Laurent
Berger (CFDT), ha invocato oggi una mobilitazione “massiccia”
per opporsi al progetto di legge presentato il 10 gennaio scorso
dalla premier, Elisabeth Borne.
“Con (il segretario del sindacato CGT) Philppe Martinez siamo
d’accordo affinché il 19 gennaio sia massiccio”, ha dichiarato
Berger, aggiungendo: “Dobbiamo fare in modo che il 19 sia un
successo – ha proseguito – mobilitarci massicciamente il 19, la
mattina in alcune città, il pomeriggio in altre, affinché un
numero massimo di persone manifestino pacificamente, ma
esprimendo fermamente il loro scontento”.
Berger aggiunge che da “circa una settimana” vede “crescere
lo scontento in tutti i settori professionali, in particolare,
nei settori più colpiti dalla riforma”. Interrogato
sull’eventuale blocco delle raffinerie, come avvenne lo scorso
anno, ha risposto che (contrariamente alla CGT) “la
CFDT-Petrolio non ha chiesto di bloccare le raffinerie per il
momento”.
Oltre alla lotta contro l’innalzamento dell’età pensionabile
a 64 anni, il punto più contestato della riforma, il segretario
del principale sindacato di Francia intende “smuovere le cose”
anche su altri aspetti, in particolare, rispetto ai mestieri
usuranti.
Sepolta a fine 2019 dopo scioperi a ripetizione e l’avvento
del Covid-19, la riforma previdenziale è stata tra le promesse
non mantenute di Macron nel precedente quinquennato all’Eliseo
(2017-2022). Durante la campagna elettorale che lo ha
riconfermato alla presidenza ad aprile, si è impegnato a farla
varare al più presto in caso di rielezione ma anche questa volta
la strada si preannuncia in salita. (ANSA).
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