Si dice sia stato il più grande difensore di sempre.
Ma non era un difensore.
Perché se dici difensore devi misurarlo con Claudio Gentile o Tarcisio Burgnich. Per dire.
Oppure con Paolo Maldini. Meglio. Se vuoi uno che oltre che difendere sa ripartire.
Paolo Maldini, il più grande in questo.
No. Beckenbaur era un’altra cosa.
Aveva un ruolo inventato per lui e finito dopo di lui.
Un ruolo non presente nei ruoli conosciuti dei calciatori.
Negli schemi conosciuti degli allenatori.
Il ruolo del Kaiser.
Il ruolo del dominatore.
Dominator.
Cioè lui stava lì dietro dritto che guardava avanti.
E quando andava avanti, il gioco andava avanti con lui.
Aveva questo genio di cambiare, in ogni partita, in ogni momento della partita, le misure del campo.
Il campo con lui era lungo quanto la distanza fra lui e il portiere avversario.
E in difesa lui non marcava l’attaccante.
L’attaccante si smarcava da lui.
Gli stava a distanza. Lunga. Non si permetteva.
E quando partiva, partiva.
Testa alta. Altissima.
Sguardo lungo. Lunghissimo.
Non doveva preoccuparsi della palla.
Non la guardava nemmeno.
La palla stava con lui a prescindere.
Non si allontanava da lui.
Voleva stare sempre con lui.
Mai visto uno così.
Gli si sono avvicinati in tre per me.
Come calciatori, nel ruolo simil dominator, Baresi, Scirea, Maldini.
Come calciatori, loro 80,Franz 100.
Come dominatori, loro 70, Franz 100.
Che peccato. Mi spiace.
Sergio Pizzolante