Il Tribunale del Titano ha già collaborato. Militari del Comando Provinciale di Rimini hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, per un ammontare comflessivo di circa 2 milioni di euro, disposto all’esito di indagini che hanno condotto a segnalare un’associazione per delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni false (la cosiddetta
e ormai nota “frode carosello”). Gli accertamenti, eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini hanno coinvolto 55 persone fisiche e oltre 40 società. La complessa attività di polizia giudiziaria, svolta su delega della locale Procura della Repubblica nella persona del P.M. Dott. Davide Ercolani, ha fatto emergere elementi che hanno permesso di acclarate l’illecita attività posta in essere dagli indagati in Italia, San Marino, Germania, Austria e Olanda e perfezionata attraverso l’utilizzo di vari sistemi di frode all’Iva che vedevano, a seconda della convenienza, l’interposizione di uno o più schermi fittizi tra il venditore e il reale acquirente. L’organizzazione era dedita, infatti, alla cessione sul mercato nazionale di prodotti e componenti fotografici a prezzi ridotti, pratica commerciale resa possibile attraverso l’interposizione di società “cartiere” e di meri “prestanome” che omettevano il pagamento dell’Iva con conseguente evasione delle imposte e sleale con- coerenza nei confronti degli operatori corretti.
A reggere le fila della frode sarebbero Maurizio Stefanelli del ’53, cittadino sammarinese e gli italiani Mario Golinelli (classe ’35); Alessandro Golinelli (classe ’73), Marco Golinelli (classe ’60), Cinzia Golinelli (classe ’59), infine Fausto Rosso (classe ’48).
Per quanto riguarda il cittadino sammarinese, sotto sequestro sono finite quote delle seguenti società: Stefanelli Group Srl, New Globus Srl e Photo-Rsm.com Srl (tutte a Serravalle). La presunta associazione per delinquere, nel tempo avrebbe accumulato un profitto complessivo quantificato in € 7.436.025 (pari all’Iva evasa a fronte di operazioni imponibili per circa 40 milioni di euro). I finanzieri di Rimini, con l’ausilio dei colleghi del Nucleo pt di Bologna, hanno dato esecuzione al sequestro di nr. 19 immobili tra residenziali e autorimesse ubicati nelle province di Bologna e Rimini, quote societarie di tre società di capitali con sede a Bologna e Bergamo, nonché i saldi attivi di una trentina di conti corrente avvalendosi anche di una rogatoria internazionale accolta dall’Autorità Giudiziaria della Repubblica di San Marino.
La Tribuna