Ravenna – Un imprenditore locale, operante nel settore della ricerca e selezione del personale, è stato individuato dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna mentre esercitava la professione di consulente del lavoro senza possedere i necessari requisiti di abilitazione. La situazione è emersa grazie a un’indagine condotta a seguito di una segnalazione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
L’indagine ha rivelato che l’imprenditore, attraverso una strategia pubblicitaria mirata, stipulava contratti di “servizi amministrativi” con diverse aziende della zona. Questi contratti comprendevano la gestione di assunzioni, la redazione di contratti di lavoro e altri adempimenti tipici del settore. Peraltro, il soggetto in questione aveva fatto firmare ai titolari delle ditte una delega per la tenuta del Libro Unico del Lavoro, ignorando la propria mancanza di abilitazione.
Per adempiere agli obblighi professionali assunti, l’imprenditore si avvaleva di un consulente del lavoro regolarmente abilitato, il quale si occupava della stesura del Libro Unico e degli adempimenti previdenziali. La pratica è stata ulteriormente aggravata da pubblicità ingannevole, presentando i suoi servizi come un’alternativa più vantaggiosa rispetto a quelli offerti dalle associazioni di categoria legittime.
Le autorità competenti hanno avviato le procedure necessarie per affrontare la situazione e tutelare gli interessi delle aziende coinvolte.