La questione dei lavoratori e pensionati frontalieri torna al centro del dibattito politico. Nella sala del Consiglio comunale di Urbino si è svolto un incontro tra il governatore delle Marche Francesco Acquaroli e una delegazione dell’AFIS – Associazione Frontalieri Italiani San Marino, affiancata dall’assessore di Macerata Feltria Stefano Brisigotti, dall’avvocato Pia Perricci (candidata regionale Udc) e da Alessandro Di Domenico, segretario comunale Udc.
Al centro della discussione la doppia imposizione che colpisce oltre 10mila lavoratori tra Marche ed Emilia-Romagna – di cui circa 3.500 solo in provincia di Pesaro Urbino – costretti a versare le tasse sia in Italia che a San Marino, senza poter accedere a tutele fondamentali come i permessi previsti dalla legge 104.
Acquaroli ha sottolineato come la competenza sia in capo al governo centrale, ma si è detto disponibile a farsi portavoce delle richieste: «Serve un trattato bilaterale, come accade su altri confini, perché la via giudiziaria non può sostituire un accordo politico». Le prime sentenze del 2024 della Commissione tributaria hanno già dato ragione ai frontalieri, ma la mancanza di un’intesa continua a creare incertezze.
Il governatore uscente ha annunciato la volontà di promuovere un incontro a Roma con i delegati dei frontalieri e l’avvocato Perricci, così da portare la vicenda direttamente all’attenzione delle istituzioni nazionali.