Funerali Bruno Pizzul, chiesa gremita a Cormons

Un grande uomo. Ci ha dato e detto cose importanti. Di Bruno ho tantissimi ricordi”. Così ai funerali dello storico telecronista Bruno Pizzul, scomparso mercoledì scorso all’età di 87 anni, davanti a una chiesa gremita, nella sua omelia monsignor Vincenzo di Mauro, vescovo emerito di Vigevano, che ha officiato presso il Duomo di Sant’Adalberto in Cormons, in provincia di Gorizia. “Mi porto nel cuore quella serata tragica di fine maggio 1985 allo stadio dell’Heysel, dove lui al crollo di quello stadio, con 39 morti e chissà quanti feriti, ha avuto il coraggio di dire parole belle, buone, parole intelligenti. Parole che neanche un prete sarebbe stato in grado di dire così bene per sollecitare una briciola di fede, luce e speranza”.

“Disse dopo qualche giorno da quella tragedia: ‘Non sapevo quanto si sapesse in Italia dell’orrore cui stavo assistendo. Le notizie erano contrastanti anche nella postazione dello stadio da cui trasmettevo, ho pensato ai parenti , ai tifosi in trasferta, ai chi non aveva sue notizie, non volevo allarmare troppo, ma neanche minimizzare’. Ebbene, quella sera sentendo lui ho detto ‘quello lì è un prete’. Lo chiamavano gigante buono ma come avrebbe detto Martini sulla bellezza sarebbe stato meglio dire il gigante bello, perchè bello è la pienezza anche del buono”, ha aggiunto. “Bruno è adesso in un posto dove neanche il padreterno riuscirà a scalzarlo e a mandarlo via. E’ nella testa e nel cuore. Il Padreterno ha inserito nel cuore e nella mente dell’uomo la nozione dell’eternità e che premette a tutti noi di non interrompere questo legame”, ha aggiunto per poi rivolgersi a figli e nipoti. “Qualche volta farete una esperienza strana, di sentire Bruno più vicino e palpabile, più di quanto era vivo. Se volete che anche di voi si parli bene cominciate da adesso, a non parlar male di nessuno, ad essere come lui, cordiale, gentile, pulito, buono, senza alzare il volume, dire le cose in una maniera garbata. Siate come lui da adesso”, ha concluso.

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