Funerali di Papa Francesco, partecipazione internazionale alle esequie: attesi finora 130 delegazioni e 50 capi di Stato

Prevista la presenza anche di dieci sovrani regnanti

Città del Vaticano, 24 aprile – L’Ufficio del Protocollo della Segreteria di Stato vaticana ha confermato la partecipazione di 130 delegazioni ai funerali di Papa Francesco, in programma per la mattinata di sabato 26 aprile 2025. Tra queste, ci sono circa 50 capi di Stato e dieci sovrani regnanti.

L’evento che segnerà la storia della Chiesa cattolica e del mondo intero si avvicina. I funerali di Papa Francesco, previsti per sabato mattina, saranno un’occasione di grande partecipazione internazionale. Al momento, sono già confermate 130 delegazioni, tra cui figurano circa 50 Capi di Stato e diversi Sovrani regnanti. La presenza di leader politici e religiosi di spicco sottolinea l’importanza dell’eredità del Pontefice, che ha dedicato la sua vita alla promozione della pace e della fraternità tra i popoli.

Partecipazione internazionale

L’Ufficio del Protocollo della Segreteria di Stato vaticana ha reso noto questo importante dato, confermando l’ampia adesione a un evento che si preannuncia eccezionale sotto molti aspetti. I funerali di una figura di tale rilevanza non sono solo un momento di commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo e sul futuro della fede cattolica.

Delegazioni globali

Le delegazioni provengono da ogni angolo del pianeta, a testimonianza dell’impatto globale di Papa Francesco. Tra i leader attesi, ci saranno capi di governo di nazioni europee, asiatiche e americane, oltre a rappresentanti di organizzazioni internazionali. La presenza di diversi Sovrani regnanti, come il Re di Spagna e la Regina del Regno Unito, evidenzia ulteriormente l’importanza del Pontefice non solo come leader spirituale, ma anche come figura politica di peso.

Cerimoniale funebre

Il cerimoniale funebre si svolgerà in una cornice solenne, con la Basilica di San Pietro che si prepara ad accogliere migliaia di fedeli e dignitari. Questo evento straordinario non solo segnerà la fine di un’epoca, ma sarà anche un momento di riflessione collettiva sulle sfide future che la Chiesa e il mondo devono affrontare. La grande partecipazione internazionale è un chiaro segnale di unità e rispetto nei confronti di un Papa che ha saputo parlare a tutti, senza distinzioni.

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