Gianluca Galletti, deputato dell’Udc dichiara: “O stiamo tutti insieme contro Virginio Merola o vince il Pd”. Ma in verità pare che l’ipotesi di un patto del Pdl con i centristi su Stefano Aldrovandi è ormai lontanissima, se non irrealizzabile. In pole come candidato sindaco nel centrodestra c’è sempre il giovane commissario del Carroccio bolognese Manes Bernardini. Mentre “la Lega avversaria”, quella delle cooperative, non chiude la porta: “Una candidatura leghista? È legittima” dice il leader dei cooperatori Gianpiero Calzolari.
Parole che aprono un varco nel mondo delle coop (corteggiato anche da Aldrovandi, che lunedì ha incontrato i dipendenti Camst). Pietro Segata, presidente della Dolce, ricorda la collaborazione tra “la cooperazione e gli amministratori leghisti in Veneto e Lombardia” e ammette: “La Lega Nord ha già conquistato parte della base, nessuna sorpresa che accada lo stesso anche con qualche nostro gruppo dirigente”. E il leader dei costruttori del Ccc Piero Collina concede: “Il mondo cooperativo ha da tempo superato la vocazione partitica. Una candidatura leghista è legittima perché la Lega è radicata sul territorio”.
Guarda con attenzione a una candidatura del carroccio anche il Pd. “Non abbiamo paura” dice il segretario regionale Stefano Bonaccini. E il leader Pier Luigi Bersani scommette sulle divisioni Lega-Pdl: “Colgo nel Carroccio segni di turbamento. Stanno riflettendo se andare da soli. Noi li incalzeremo” dice il segretario riferendosi a Bologna. Bernardini per ora resta misurato, in attesa del via libera da Roma, e dell’inaugurazione, il 18 marzo, della nuova sede elettorale in via Ugo Bassi, con Rosi Mauro. Atteso il 19 pure il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
Intanto il Pdl cerca un suo candidato, da opporre a Bernardini. Tra i “papabili” del centrodestra ci sarebbe il deputato Pdl Fabio Garagnani, l’ex An Galeazzo Bignami o il leader regionale Filippo Berselli. “Meglio i nostri a uno della Lega” diceva ieri Garagnani alla presentazione del libro “Uso politico della giustizia” di Fabrizio Cicchitto. All’appuntamento si è presentato anche il pm Valter Giovannini, acclamato da Garagnani. “Sono qui da privato cittadino – ha spiegato il pm – ad ascoltare un argomento che riguarda la mia professione. Non mettetemi in difficoltà”.