L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ai microfoni di Sky non si nasconde dietro un dito: mancato l’obiettivo Champions League, Kakà potrebbe lasciare i rossoneri già questa estate. Su Galli prossimo ds: “E’ eccellente, ma non abbiamo ancora deciso”.
Di cosa deve parlare a fine stagione con Kakà?
C’è una cosa molto semplice, io non tengo grandi segreti. Kakà ha un contratto fino al 30 giugno del 2015, in caso di non disputa della Champions League 2014/2015, ha la possibilità, solo lui e non il Milan, eventualmente di uscire. Quindi, è di questo che parleremo, ma io confido e spero che rimanga al Milan.
Nel garage dello stadio ha incontrato il procuratore, fra l’altro, di Cristiano Ronaldo e Josè Mourinho; ci spiega questa presenza?
Davvero? Non lo sapevo. Ho incontrato questa persona, l’ho salutata, non sapevo fosse Jorge Mendes. No, è venuto semplicemente a vedere questa partita, niente di più e niente di meno.
Quanto si è visto l’effetto Galliani nell’ultima settimana del Milan?
No, quale effetto Galliani. L’effetto Galliani è sempre lo stesso. Quando le cose vanno bene, ci sono gli effetti, quando le cose vanno male non ci sono effetti. L’effetto Galliani dura da 28 anni, nel bene e nel male, quindi, niente di diverso rispetto alle settimane precedenti. Ripeto, niente di più e niente di meno.
Giovanni Galli possibile nuovo direttore sportivo del Milan
Non abbiamo ancora preso la decisione, vediamo. Fra l’altro, tutti sanno che i direttori sportivi non possono cambiare casacca. Gli allenatori e i direttori sportivi non possono cambiare casacca, i giocatori si. Queste sono le regole del calcio italiano e, quindi, a fine campionato decideremo chi sarà il direttore sportivo per la prossima stagione. Giovanni Galli è un milanista, è un amico, è una persona per bene, uno che ha una capacità di scouting, secondo me, eccellente, ma non è stata presa nessuna decisione in nessun senso. Certamente, un direttore sportivo arriverà, ma dal primo di luglio.
In un’intervista, Paolo Maldini racconta di come lei sostenesse che la figura del direttore sportivo fosse superata all’epoca dell’era Leonardo
Mai detta questa cosa, ma non intendo rispondere a Paolo Maldini. Ho troppo un bel ricordo di Maldini calciatore, per poter rispondere. Quindi, non risponderò mai a Paolo Maldini. Di chi è stato un eroe sul campo, non commento mai le cose che dicono.
Su Seedorf
Il Milan non è che ha messo Seedorf in discussione, assolutamente, ma tutti gli allenatori del mondo dipendono dai risultati, questo è ineluttabile, quindi, qualunque tipo di società. Seedorf è stato voluto, ha un contratto di due anni e mezzo ed è assolutamente sostenuto dalla società. Certamente, come per tutti gli allenatori, i risultati incidono moltissimo, ma non c’è stata nessuna delegittimazione di Seedorf, assolutamente.
Seedorf ha chiesto maggior presenza da parte della società
Sono normali dialettiche interne, niente di particolare.
C’eravate sempre
Si, si, c’eravamo sempre, non eravamo mai andati via, non sono mai andato via. Quando non arrivano i risultati, tutti abbiamo problemi, allenatori, giocatori, dirigenti, poi, se arrivano i risultati, diventiamo tutti bravi, intelligenti e belli. È la regola dello sport. Mi auguro che non si torni più su questi argomenti. Sportal