Roma, 31 ott. “L’obiettivo è la creazione di una rete strutturata e capillare di servizi di natura assistenziale e di presa in carico delle vittime di reato sull’intero territorio nazionale, attuata da Regioni e Enti locali. A questo scopo è indispensabile l’istituzione dell’Autorità nazionale Garante per la tutela delle vittime di reati, prevista da questa proposta di legge: un organismo indipendente che svolgerà la funzione di pungolo e di stimolo per la creazione di questa rete, per verificarne l’operatività, ma anche per dare ascolto e risposte adeguate alle vittime di reato, dando loro voce e rinnovato protagonismo”.
Così il deputato della Lega Jacopo Morrone che ha presentato in conferenza stampa la proposta di legge, di cui è primo firmatario, che Istituisce l’Autorità garante per le vittime dei reati. Lo hanno affiancato nell’illustrazione l’avv. Elisabetta Aldrovandi, presidente Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime e il dott. Francesco Picozzi, dottore di ricerca in tecnica legislativa. Sono intervenuti anche Manilo Tomassini e Giovanni Maiorano che hanno brevemente ricordato le drammatiche vicende vissute simili a quelle delle tante vittime di reato in Italia.
Morrone ha evidenziato che con questa proposta “si attuano più compiutamente i principi di una direttiva europea del 2012 che istituisce norme minime in materia di diritti delle vittime di reato, recepita in Italia con il Dl 212/2015. Il Garante nazionale, come figura istituzionale, si deve far carico della vittima come soggetto meritevole di sostegno pubblico in conformità con il principio solidaristico che rappresenta un asse portante della nostra Costituzione. È infatti paradossale che proprio le vittime di reato, che non hanno scelto di essere vittime ma lo sono diventate loro malgrado, non abbiano garanzie di un sostegno pubblico e di una presa in carico come accade per altre categorie fragili”.
“Dal punto di vista tecnico la proposta di legge è piuttosto dettagliata – ha affermato Picozzi, illustrando l’articolato – e raccoglie molti spunti emersi in questa materia nel corso degli anni. Costituisce quindi un punto di arrivo di un percorso di crescente sensibilità e doverosa attenzione per le vittime di reato anche nel settore degli studi giuridici”.
“Con questa proposta di legge – ha sostenuto Aldrovandi – viene istituzionalizzata la sensibilizzazione nei confronti delle vittime di reato. Viene riconosciuta dignità istituzionale e sociale a chi, suo malgrado, si è ritrovato al centro di un fatto di reato grave, che spesso ha dovuto affrontare senza i necessari supporti e senza la necessaria conoscenza degli strumenti a sua tutela. Auspico che questo progetto possa diventare legge con la partecipazione trasversale di tutte le diverse sensibilità politiche, perché è fondamentale ascoltare la voce delle vittime, che non chiedono mai vendetta, ma soltanto giustizia”.
Con grande dignità e compostezza sia Tomassini che Maiorano hanno citato i gravissimi reati subiti persone normali cadute in un vortice che li ha travolti insieme alle loro famiglie lasciate sole ad affrontare situazioni difficili che non hanno fine. “Siamo noi – ha commentato Tomassini – a vivere un ergastolo perpetuo” perché le conseguenze dei drammi vissuti non finiscono mai.