Milano, 25 luglio 2025 – È intervenuta oggi l’avvocata Angela Taccia, difensore di Andrea Sempio nel caso del delitto di Garlasco, per commentare il deposito della consulenza tecnica della difesa di Alberto Stasi, emersa nuovamente attraverso i media. Taccia ha sottolineato che non vi è alcun timore riguardo a questa consulenza di parte, che ha lo stesso valore della consulenza difensiva di Sempio, e ha rimarcato che nulla è stato ancora accertato in via definitiva. L’avvocata si è detta fiduciosa che la verità sull’indagato emergerà con il tempo.
La consulenza difensiva di Stasi e l’impronta 33
Secondo la consulenza della difesa Stasi, l’impronta palmare denominata “impronta 33” sarebbe riconducibile ad Andrea Sempio e presenterebbe tracce di sangue. Questo elemento è particolarmente significativo in relazione alla riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco, avvenuto 18 anni fa. Gli approfondimenti scientifici svolti dal biologo e genetista forense Ugo Ricci, a supporto della difesa di Stasi, hanno escluso la presenza di Alberto Stasi come donatore delle tracce genetiche trovate sotto le unghie di Chiara Poggi, la vittima.
Garlasco, nuove piste investigative e profili genetici: il ruolo di Sempio
Le indagini, coordinate dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, hanno evidenziato la presenza di un terzo profilo genetico, soprannominato “ignoto 3”, la cui origine non corrisponde a nessuno dei componenti della compagnia storica di Andrea Sempio né agli amici di Marco Poggi, fratello della vittima. Questo dato ha aperto una nuova fase investigativa, con l’attenzione rivolta a un possibile “giro parallelo” di amicizie di Sempio, da cui potrebbero emergere elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Nel frattempo, si prosegue con verifiche su altri elementi materiali, come la compatibilità delle impronte trovate sulla scena del delitto con le scarpe di Sempio e ulteriori esami sui reperti rinvenuti nella villa di Garlasco.
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