Garlasco, la legale di Sempio: “È preoccupato per i suoi genitori”

Il caso di Garlasco continua a riempire le pagine di cronaca di tutta Italia, mentre la legale di Andrea Sempio parla delle preoccupazioni del suo assistito

La vicenda legata al delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco, continua a registrare nuovi sviluppi a quasi vent’anni dal fatto di cronaca. Dopo la sentenza definitiva di condanna – arrivata nel 2015 – a 16 anni di carcere per Alberto Stasi, l’allora fidanzato della vittima, la Procura di Pavia ha riaperto l’inchiesta, con al centro l’indagine su Andrea Sempio, ora indagato per l’omicidio.

Le preoccupazioni di Andrea Sempio: parla la legale

Angela Taccia, avvocato difensore di Andrea Sempio, ha dichiarato che il suo assistito è “preoccupato per i suoi genitori” ma cerca di mantenere una vita normale. Dopo una lunga ispezione durata circa sette ore nella villetta di via Pascoli, i periti della procura, tra cui la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, si apprestano ora a recuperare altro materiale biologico e reperti conservati presso l’istituto di Medicina legale di Pavia. Queste operazioni, previste per il 12 giugno, anticipano l’incidente probatorio fissato per il 17 giugno, durante il quale saranno coinvolti anche consulenti nominati dalle parti.

Nuove prove al centro delle indagini: il DNA e le chiamate sospette

La riapertura del caso è stata motivata, tra l’altro, da nuovi riscontri sul materiale genetico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi. Secondo Ugo Ricci, genetista forense della difesa di Stasi, due campioni di DNA estratti da quei reperti sono compatibili con il profilo di Andrea Sempio. Queste analisi sono state confermate da esperti internazionali come Lutz Roewer.

Oltre al DNA, emergono elementi che destano sospetti: tre brevi telefonate effettuate da Sempio nei giorni immediatamente precedenti il delitto (4, 7 e 8 agosto 2007) e un biglietto di parcheggio di Vigevano conservato per oltre un anno. Quest’ultimo è considerato dagli inquirenti un possibile falso alibi. Altri approfondimenti riguardano la compatibilità delle impronte e delle orme trovate sulla scena del crimine con Sempio, oltre al confronto delle sue scarpe con quelle rilevate nelle indagini.

La difesa di Sempio e le tensioni con la Procura

L’avvocato Massimo Lovati, che assiste Andrea Sempio insieme ad Angela Taccia, ha espresso un netto dissenso sul modo in cui procede l’indagine, sottolineando che molte delle prove, come l’impronta sul muro e i profili genetici, sono frutto di consulenze di parte e devono essere valutate con cautela. Lovati ha definito il suo assistito “molto stanco” e ha annunciato che Sempio si sottoporrà a un nuovo test del DNA presso i carabinieri di Milano, test al quale non potrà sottrarsi.

L’avvocato ha inoltre respinto le accuse riguardanti il biglietto del parcheggio, citando casi analoghi di conservazione degli scontrini, e ha bollato come irrilevanti alcuni post pubblicati da Sempio sui social. Lovati ha infine avanzato l’ipotesi che dietro il delitto possa esserci stato un sicario, mantenendo però riserbo sul possibile mandante.

Il caso di Garlasco resta uno dei cold case più intricati e controversi d’Italia, con continui riaprimenti e un’attenzione mediatica che non accenna a diminuire. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire ulteriormente il ruolo di Andrea Sempio e per fare luce sulla verità ancora nascosta dietro l’omicidio di Chiara Poggi.

Alanews