Garlasco, omicidio Chiara Poggi. Nuova testimonianza: “Vidi una delle gemelle Cappa entrare nel panico in una casa abbandonata dopo l’omicidio”

Garlasco torna al centro dell’attenzione mediatica a seguito di una nuova testimonianza emersa nell’ambito del caso di Chiara Poggi, la giovane uccisa nel 2007. A portare alla luce un dettaglio finora inedito è un uomo intervistato dal programma “Le Iene”, andato in onda su Italia1, che ha raccontato un episodio risalente ai giorni successivi al delitto.

Il testimone ha riferito di aver conosciuto, in ospedale, una donna residente a Tromello, che viveva accanto alla vecchia casa della nonna materna delle gemelle Cappa – Stefania e Paola – cugine di Chiara Poggi. Secondo quanto appreso, proprio nei momenti successivi all’omicidio, Stefania Cappa sarebbe stata vista entrare nella casa della nonna, in evidente stato di agitazione e con in mano una borsa pesante. La signora, che avrebbe riferito il fatto al testimone, disse anche che né Stefania né la sorella erano mai state viste accedere a quell’abitazione prima di allora, rendendo la scena ancora più sospetta.

Non solo: sempre secondo la testimonianza, la donna raccontò di aver sentito un rumore provenire dall’esterno dell’abitazione, come se qualcosa fosse stato gettato in un fosso vicino. Un particolare che, se verificato, potrebbe assumere un significato importante nella ricostruzione degli eventi.

Il testimone ha inoltre dichiarato di aver cercato di condividere questa informazione con il legale della famiglia Poggi, ma di essere stato scoraggiato: “All’epoca contattai l’avvocato dicendo che avevo novità sulle gemelle Cappa, ma mi fu risposto che c’era già un’indagine in corso su Alberto Stasi, e che non si poteva aprire un’altra pista”.

La testimonianza, resa pubblica per la prima volta a distanza di quasi vent’anni, alimenta nuovi interrogativi su come furono gestite le prime fasi dell’inchiesta e su quali elementi siano stati eventualmente trascurati. Anche se non rappresenta una prova giudiziaria, questo racconto contribuisce ad arricchire il mosaico di uno dei casi più controversi della cronaca italiana recente.