Una partita di calcio amatoriale, disputata ieri durante la finale di un torneo nazionale a Gatteo Mare, si è trasformata in una drammatica corsa contro il tempo. Un giovane calciatore si è improvvisamente accasciato a terra dopo essere stato sostituito, colpito da un arresto cardiaco. La prontezza e la lucidità di uno degli arbitri, in servizio anche come agente di polizia, si sono rivelate fondamentali per salvargli la vita.
L’allarme è scattato quando alcune grida dagli spalti hanno richiamato l’attenzione su quanto stava accadendo a bordo campo. Il giocatore, appena rientrato in panchina, aveva perso i sensi. Senza alcuna esitazione, Antonio – agente delle volanti e arbitro della finale – ha interrotto il gioco ed è corso verso il ragazzo.
Ad assisterlo nel soccorso immediato è stato anche il secondo arbitro della gara, un appartenente alla Guardia di Finanza. Mentre quest’ultimo si è preoccupato di liberare l’area attorno al giovane per consentire un intervento rapido e sicuro, il poliziotto ha iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
È stato un lungo e delicato intervento: circa venticinque minuti di compressioni, sangue freddo e competenza. Alla fine, il cuore del ragazzo ha ripreso a battere, lentamente ma con decisione, segno che le manovre di soccorso avevano funzionato.
Il giovane è stato poi trasportato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena, dove è stato ricoverato. Le sue condizioni, fortunatamente, sono ora stabili e fuori pericolo.
L’episodio è stato raccontato anche dalla pagina ufficiale Facebook della Polizia di Stato “Agente Lisa”, che ha evidenziato come il coraggio e la preparazione di chi indossa ogni giorno una divisa non si fermino davanti al dovere, ma si estendano alla vita reale, anche fuori dal servizio ordinario.
Un gesto che ha trasformato una semplice partita in una lezione di umanità e prontezza: il tempismo degli arbitri ha fatto la differenza tra la vita e la morte.