
(ANSA) – ROMA, 25 DIC – “Era da tanto che non vedevo un
giocatore simile a me, ma l’ho visto ai Mondiali: Amrabat. Mi ha
commosso molto, sembravo io quando giocavo a 27 anni”. A dirlo è
l’allenatore del Valencia, Rino Gattuso, in una lunga intervista
al quotidiano sportivo spagnolo AS, in cui parla del suo attuale
ruolo e della differenza rispetto a quanto era giocatore. “La
vita era molto migliore quando giocavo – ha ammesso -, da
allenatore proprio non ce l’hai. Devo ringraziare mia moglie,
non so come stia ancora con me, ma in qualche modo devo
cambiare, perché non puoi passare 18 o 19 ore a pensare al
calcio”.
Con lo sguardo ‘diverso’ dell’allenatore, ammette di non
essere certo di volere in squadra il Gattuso giocatore. “Ho
corso tanto e tatticamente ero fortissimo – spiega – ma
sicuramente nel calcio moderno mi mancherebbe qualcosa. Avevo
carattere, ma per il modo in cui mi piace giocare non basta
avere carattere. Ora vedo il calcio in modo totalmente diverso
rispetto a quando giocavo. Se guardi le partite del Milan o del
Napoli quando ero lì, non pressavamo in attacco. A Valencia è il
primo anno che lo faccio”. (ANSA).
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