Gaza, Abu Mazen condanna esecuzioni sommarie: “Crimini efferati, Hamas fermi subito la violenza contro i palestinesi”

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha preso posizione contro le esecuzioni sommarie compiute dai miliziani di Hamas contro oppositori e sospetti collaboratori con Israele, definendo tali azioni crimini efferati e ribadendo la necessità di fermare immediatamente la violenza. L’appello arriva mentre Hamas ha restituito nove corpi di ostaggi a Israele, uno dei quali non apparteneva a un ostaggio, e il valico di Rafah rimane chiuso per il secondo giorno consecutivo, nonostante l’accordo di cessate il fuoco.

Le salme consegnate tramite la Croce Rossa saranno trasferite in Israele per la cerimonia militare e l’identificazione ufficiale. Restano però ancora a Gaza diciannove corpi, segnalando che Hamas non è riuscita a recuperare quasi due terzi delle vittime.

Intanto, le autorità israeliane hanno annunciato che l’apertura del valico di Rafah sarà supervisionata dalla Missione di assistenza alle frontiere dell’Unione europea, permettendo il passaggio di persone e veicoli. Il Comando centrale Usa ha chiesto ai miliziani di sospendere immediatamente gli attacchi contro civili palestinesi, mentre gli scontri interni e le vendette tra clan continuano a provocare vittime nell’enclave.

Le famiglie degli ostaggi identificati, tra cui il sergente Tamir Nimrod, Uriel Baruch ed Eitan Lev, sono state ufficialmente informate dei resti dei loro cari, mentre il processo di restituzione dei corpi prosegue sotto stretta sorveglianza internazionale.