Nella Striscia di Gaza, la situazione si aggrava con almeno 54 vittime in sole 24 ore a causa dei raid israeliani iniziati all’alba di domenica, come riportato da fonti mediche citate da Al Jazeera.
Tra le vittime, almeno 35 persone sono state colpite mentre si trovavano in fila per ricevere cibo vicino a due centri di distribuzione di aiuti umanitari gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, in particolare nel centro di Rafah, nel sud della Striscia.
L’esercito israeliano (IDF) ha però fornito una versione diversa, sostenendo che le truppe hanno sparato solo colpi di avvertimento in aria per tenere lontani presunti sospetti a circa un chilometro dall’area di distribuzione, negando di aver colpito civili e accusando la diffusione di “notizie false”. La stessa Gaza Humanitarian Foundation ha diffuso un video girato all’alba nel punto di smistamento, per dimostrare che tutto fosse sotto controllo.
Nonostante ciò, le scene di caos nei centri di distribuzione, attivi in numero limitato, continuano a essere segnalate, così come le accuse di Hamas riguardo a ulteriori morti e feriti. L’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha definito la distribuzione degli aiuti “una trappola mortale” e ha ribadito che le consegne devono avvenire “su larga scala e in totale sicurezza, sotto il controllo delle Nazioni Unite”. Israele, dal canto suo, accusa Hamas di ostacolare sistematicamente gli sforzi umanitari.
La tragedia di Rafah rischia di complicare ulteriormente i tentativi di tregua in corso. Sabato, Hamas ha risposto al piano di cessate il fuoco proposto dall’inviato americano Steve Witkoff, chiedendo non solo una proroga dei negoziati ma anche una distribuzione più diluita del rilascio degli ostaggi durante i 60 giorni di tregua, anziché in due momenti distinti. La proposta è stata respinta da Israele e Stati Uniti.
Ora la palla passa ai mediatori regionali, Qatar ed Egitto, che si sono detti pronti a intensificare gli sforzi per riavviare il dialogo e trovare una soluzione.
Intanto, senza tregua, le ostilità continuano. Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha ordinato alle forze armate di proseguire l’avanzata a Gaza, colpendo “qualsiasi obiettivo” e utilizzando “tutti i mezzi necessari per proteggere i soldati e annientare i militanti di Hamas”.