Gaza, i terroristi di Hamas usano ostaggi come “scudi umani”: spostati in superficie per fermare l’avanzata israeliana

Strategie difensive estreme emergono dal conflitto in corso nella Striscia, dove la protezione di aree sensibili passa attraverso mosse che coinvolgono direttamente le vite di civili catturati. Fonti palestinesi a Gaza, citate dall’emittente pubblica israeliana Kan, indicano che Hamas ha riposizionato gli ostaggi in posizioni superficiale, all’interno di abitazioni e tende, con l’obiettivo di ostacolare le operazioni dell’esercito israeliano in vista di una possibile conquista di Gaza City, limitando così le azioni militari in determinati settori.

In questo scenario, la madre dell’ostaggio Guy Gilboa-Dalal ha reso noto ieri di aver appreso che il figlio è detenuto in superficie proprio nella zona di Gaza City, informazione giunta dopo la diffusione, la scorsa settimana, di un video da parte del gruppo in cui il giovane appariva sul sedile posteriore di un’auto.

Tattiche del genere, che sfruttano la presenza di ostaggi per influenzare le dinamiche sul campo, aggiungono complessità a un quadro già segnato da tensioni prolungate, ponendo interrogativi su sicurezza e risoluzioni future.