Gaza, Israele riapre il valico di Rafah: 600 camion di aiuti in arrivo. Violentissime esecuzioni: regolamenti di conti tra Hamas e Clan

La Striscia di Gaza sta vivendo una fase critica, segnata da un’intensificazione delle violenze interne e da un flusso di aiuti umanitari che fatica a soddisfare le crescenti necessità della popolazione.

Aiuti Umanitari: Riapertura del Valico di Rafah

Israele ha autorizzato la riapertura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza per consentire il transito di aiuti umanitari. Secondo l’emittente pubblica israeliana Kan, circa 600 camion di aiuti, provenienti da Nazioni Unite, organizzazioni internazionali, settore privato e paesi donatori, sono stati consegnati oggi alla Striscia di Gaza. Questi aiuti includono cibo, medicinali e beni di prima necessità destinati a circa un milione di bambini, che hanno sofferto gravemente a causa dei conflitti e dei bombardamenti degli ultimi mesi.

Regolamenti di Conti: Esecuzioni Pubbliche e Scontri tra Hamas e Clan

Tuttavia, mentre gli aiuti internazionali cercano di alleviare la sofferenza, la situazione interna a Gaza si complica ulteriormente. Hamas ha intensificato le sue operazioni contro presunti collaboratori con Israele e membri di gruppi rivali. Recenti rapporti indicano che almeno 33 persone sono state giustiziate pubblicamente in diverse zone della Striscia, accusate di spionaggio o di appartenenza a gruppi armati rivali. Queste esecuzioni, avvenute in pieno giorno e davanti a folle, sono state giustificate da Hamas come necessarie per mantenere l’ordine e la sicurezza. Tuttavia, gruppi per i diritti umani le condannano come esecuzioni extragiudiziali prive di un processo legale.

Inoltre, scontri violenti tra Hamas e il clan Dughmush hanno portato alla morte di almeno 52 membri del clan e 12 miliziani di Hamas, secondo quanto riportato da Ynet. Testimoni oculari parlano di arresti arbitrari, torture e omicidi di massa, con famiglie intere coinvolte in queste violenze. Questi eventi evidenziano una crescente instabilità e una lotta per il potere all’interno della Striscia di Gaza.

Implicazioni per gli Aiuti Umanitari

La crescente violenza interna sta ostacolando la distribuzione degli aiuti umanitari. Le organizzazioni internazionali segnalano difficoltà nell’accesso alle aree più colpite e preoccupazioni per la sicurezza dei propri operatori. Inoltre, la chiusura parziale del valico di Rafah da parte di Israele, in risposta alle esecuzioni non autorizzate di ostaggi, ha ulteriormente limitato il flusso di aiuti. Secondo quanto riportato da Reuters, Israele ha sospeso temporaneamente gli aiuti attraverso Rafah, in attesa che Hamas restituisca tutti i corpi degli ostaggi deceduti, come previsto dall’accordo di cessate il fuoco.

La situazione a Gaza rimane estremamente complessa, con un equilibrio precario tra la necessità di assistenza umanitaria e le tensioni interne alimentate da esecuzioni pubbliche e conflitti tra Hamas e gruppi rivali. Mentre gli aiuti internazionali cercano di alleviare la sofferenza della popolazione, la sicurezza e la stabilità nella regione continuano a essere minacciate da violenze interne e difficoltà nell’attuazione degli accordi di cessate il fuoco.