Il pilota due volte Campione del Mondo in 125 e 250 ripercorre una carriera breve ma vincente. I paragoni tra passato e presente, il suo nuovo ruolo, la sicurezza e quel grazie a Valentino Rossi…
È bello vedere Manuel Poggiali, Riders Coach del Team Gresini ed attivissimo nei corsi di guida, in gran forma e felice. Il sanmarinese è stato un pilota straordinario, un incredibile mix tra talento e autodisciplina, capace tra 2001 e 2003 di ottenere un primo e secondo posto nel mondiale 125 e aggiudicarsi il titolo della 250 all’esordio, cosa più unica che rara in quel periodo. Non c’è pilota italiano che abbia fatto tanto in così poco tempo. Poi, improvvisamente, si è appannata la luce: la decisione di rimanere fedele nel 2004 al contratto con Aprilia e non salire in MotoGP è probabilmente stata una importante “sliding door”. Il clima perfetto che aveva portato al trionfo del 2003 si rompe improvvisamente, travolto anche dalle difficoltà economiche della casa di Noale. Bissare il titolo è un obiettivo che si dimostra subito irrealizzabile, la stagione termina con una sola vittoria e molte polemiche. Segue il ritorno in 125 con la stessa Gilera ufficiale che gli aveva regalato il mondiale quattro anni prima, ma i podi latitano. Nel 2006 rientra in 250 con Ktm, ma senza risultati di rilievo, decidendo di prendersi un anno sabbatico. Nel 2008 Manuel riprova in 250 con una Gilera del Team Campetella, ma a metà stagione, a soli 25 anni, annuncia il ritiro dalle competizioni. Gazzetta.it
