Oggi, in occasione della Giornata della Memoria, non siamo solo chiamati a ricordare le atrocità commesse durante l’Olocausto e a rendere omaggio a milioni di vittime innocenti. Questo giorno deve essere un atto di memoria, ma soprattutto un monito per il futuro. Un futuro che, troppo spesso, sembra minacciato dai venti di odio e intolleranza che soffiano sempre più forti nei nostri giorni.
La nostra società ha il dovere di non dimenticare, ma soprattutto di agire. La storia ci insegna che l’indifferenza e la divisione possono sfociare nelle tragedie più gravi. Per questo è necessario che oggi più che mai si costruiscano politiche che promuovano la pace, il dialogo e la solidarietà tra i popoli. Il nostro impegno deve essere rivolto non solo al ricordo, ma a creare un mondo in cui le differenze culturali, etniche e religiose non siano motivo di divisione, ma di arricchimento reciproco.
In un’epoca segnata da conflitti in varie parti del mondo, dove si alzano le barriere e cresce il sospetto, è essenziale promuovere politiche che favoriscano il rispetto reciproco, la cooperazione internazionale e la difesa dei diritti umani. La politica deve essere un faro di speranza e giustizia, non un terreno fertile per l’intolleranza.
Insieme, possiamo costruire una società più giusta e pacifica, dove la memoria delle vittime dell’Olocausto non sia solo una riflessione sul passato, ma un catalizzatore di cambiamento per il presente e per il futuro. La Giornata della Memoria ci ricorda che ogni atto di odio e violenza è una ferita per l’intera umanità. In questo spirito, rinnoviamo il nostro impegno per difendere i diritti di tutti e per promuovere un mondo libero da ogni forma di discriminazione.
Noi giovani abbiamo il dovere di studiare, informarci, empatizzare e fare in modo che violenze del genere non accadano più, dobbiamo lavorare sodo affinché ogni singolo cittadino del mondo si senta al sicuro, a prescindere dalla sua religione, etnia, ed idea politica.
Mai più odio. Mai più guerra.
Generazione Libera