
(ANSA) – GENOVA, 10 APR – Seconda sconfitta consecutiva per
il Genoa che cade in casa contro la Lazio in una gara segnata
però da una decisione non presa per un intervento di Acerbi su
Piccoli, sullo 0-0, dopo la quale mentre ancora i rossoblù
protestavano è arrivato il gol del vantaggio ospite.
“Prima di tutto anche se l’arbitro non fischia bisogna
continuare ad essere concentrati e non lasciarsi distrarre -ha
spiegato Blessin -. Continuo a pensare che il Var sia una cosa
positiva, ma anche in altre partite non ci ha aiutato come
accaduto oggi. Episodi del genere possono far girare una gara
diversamente. Se l’arbitro fosse intervenuto avrebbe potuto dare
cartellino rosso, a quel punto le cose sarebbero cambiate, noi
forse saremmo potuti passare in vantaggio e loro magari non
avrebbero segnato. Detto questo vorrei sottolineare che la Lazio
ha vinto meritatamente”.
Al di là del contatto tra Acerbi e Piccoli la gara del Genoa
non era iniziata male e questo voleva il tecnico. “Nei primi
venti minuti la squadra non mi è dispiaciuta ed ha fatto bene
giocando con la giusta concentrazione. Purtroppo avevamo
problemi a sinistra con Portanova, tanto che abbiamo poi
invertito la sua posizione con Melegoni. La sensazione ripeto è
che stavamo facendo bene ed eravamo pienamente in partita fino a
quell’episodio”. Blessin ha voluto comunque ribadire il suo
pensiero sul risultato finale. “La Lazio ha vinto meritatamente
– ha ripetuto -, se poi analizziamo i fatti vediamo che abbiamo
subito il primo gol quando non eravamo concentrati proprio per
la discussione sul possibile rigore, ma soprattutto abbiamo
fatto troppi regali”.
Per i rossoblù la salvezza rimane comunque a tre punti.
“Chiaro che adesso abbiamo ancora sei partite e vogliamo essere
coraggiosi. Vogliamo dare tutto per riuscire a salvarci. Nel
calcio gli sbagli ci stanno e si fanno errori, ma quello che
conta è che dopo un errore, dopo un gol bisogna reagire e forse
i giocatori si trascinano ancora delle scorie. Quando sbagli
devi reagire e non lasciarti mai andare ma lottare sempre”.
(ANSA).
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