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il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov è stato nominato capo del raggruppamento congiunto delle forze impegnate nell’operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia Interfax.
Mosca ha deciso di affidare l’incarico a Gerasimov a causa della “espansione delle dimensioni dei compiti” e alla necessità di una “maggiore efficienza”. Lo fa sapere il ministero della Difesa, citato dall’agenzia Interfax. I vice di Gerasimov saranno, per le forze aerospaziali, il generale Serghei Surovikin, finora comandante delle operazioni, e per l’esercito Oleg Salyukov. Il terzo vice di Gerasimov sarà Alexey Kim.
Nel frattempo proseguono i combattimenti sul terreno. La lotta per il controllo di Soledar e Bakhmut nell’Ucraina orientale è la “più sanguinosa” battaglia per le forze russe e ucraine dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. Lo ha affermato Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina, in un’intervista all’Afp. “Qualunque cosa stia accadendo oggi in direzione di Bakhmut o Soledar, è lo scenario più sanguinoso di questa guerra”, ha detto il funzionario. “Molto sangue, molti duelli di artiglieria, molti combattimenti di contatto, soprattutto a Soledar oggi”, ha riassunto Podoliak, osservando che attualmente è il “punto più caldo della guerra”.
Anche la viceministra della Difesa ucraina Ganna Maliar ha parlato di “pesanti combattimenti” in corso a Soledar, sottolineando che non c’è stata alcuna svolta in favore di Mosca sulla città, in risposta alla rivendicazione del gruppo mercenario russo Wagner di aver preso il controllo della piccola città nell’Ucraina orientale. I russi hanno “cercato di sfondare la difesa ucraina” e “catturare completamente la città, ma senza successo”.
Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che truppe aerotrasportate di Mosca hanno circondato le forze ucraine a Soledar, e ora le stanno bombardando. I russi, precisa il ministero, hanno bloccato la cittadina a nord e a sud. Interrogato sulla situazione militare sul terreno, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che la Russia “non ha fretta” a dichiarare la vittoria a Soledar. “Aspettiamo i rapporti ufficiali, ma c’è una dinamica positiva nell’evoluzione”, ha affermato come riporta Ria Novosti.
Un soldato ucraino che combatte a Soledar ha detto alla Cnn che la situazione nella città orientale ucraina è “critica”, e il bilancio delle vittime è ora così alto che “nessuno conta i morti”. Il militare fa parte della 46a brigata mobile aerea che sta guidando la lotta di Kiev per mantenere Soledar, di fronte al durissimo assalto delle truppe russe e dei mercenari Wagner. “La situazione è critica. Difficile. Stiamo tenendo fino all’ultimo”, ha detto il soldato, descrivendo un campo di battaglia dinamico, in cui gli edifici cambiano di mano ogni giorno e le unità non possono tenere traccia del numero crescente di morti. “Nessuno ti dirà quanti morti e feriti ci sono. Perché nessuno lo sa per certo. Non una sola persona”, ha detto. “Le posizioni vengono prese e riprese costantemente. Quella che oggi era la nostra casa, il giorno dopo diventa quella dei Wagner. A Soledar nessuno conta i morti”, ha aggiunto.
Il soldato ha detto che fino a martedì sera non era chiaro quanta parte della città fosse detenuta dai russi: “Nessuno può dire con certezza chi detiene cosa, perché nessuno lo sa con certezza. C’è un’enorme area grigia nella città che tutti affermano di controllare, ma sono solo vuoti slogan”. Secondo il soldato, alla fine i leader militari ucraini abbandoneranno la lotta per Soledar. “Tutti capiscono che la città sarà abbandonata. Lo capiscono tutti”, ha detto. “Voglio solo capire qual è il motivo (di combattere casa per casa). Perché morire, se lo lasceremo comunque oggi o domani?”
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