Quella stanza è diventata il suo piccolo mondo. Il suo rifugio. Da quella notte del 10 gennaio scorso Gessica Notaro non ha più lasciato la camera dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove è ricoverata dopo l’aggressione con l’acido subita sotto casa a Rimini. Da quella stanza ieri, un mese dopo l’agguato, la ragazza riminese ha voluto mostrarsi e parlare a chi la sostiene e fa il tifo per la sua completa e rapida guarigione.
L’ha fatto con un breve video, girato con il telefonino dal produttore e agente Mauro Catalini, e pubblicato su Facebook. Poche ma signicative parole, con cui Gessica ringrazia per l’affetto e il calore ricevuti. «Ciao ragazzi, scusate se mi faccio sentire solo oggi (ieri per chi legge), ma come sapete la strada è lunga e impervia – dice Gessica nel filmato – Però teniamo duro… Finora ho avuto due interventi alla pelle, la settimana prossima (anziché oggi come previsto in un primo tempo) ci sarà quello all’occhio. Cerco di essere positiva. Voglio solo dirvi che mi state dando una carica incredibile. Non vi ringrazierò mai abbastanza. Grazie a tutti».
Nel breve video, della durata di una trentina di secondi, Gessica non compare mai in volto. E si vedono scoperte solo le mani e le braccia, magre e pallide. Ma la voce è quella di sempre. «Gessica – racconta il produttore, Mauro Catalini – ci teneva a fare questo saluto personalmente. Sente l’affetto della gente, l’aiuta a superare i momenti difficili». E ce ne sono tanti durante le lunghe giornate in ospedale, che a volte sembrano non finire mai. Per ingannare il tempo la ragazza, che dopo l’esperienza a Miss Italia e in tv sogna una carriera da artista, si è anche esercitata con vocalizzi e prove di canto. «Per fortuna la voce è rimasta intatta».
La madre Gabriella e gli altri familiari non la lasciano mai sola. In queste settimane tanti amici le hanno fatto visita. Al suo capezzale sono andati anche i sindaci di Rimini e Cesena, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. «Per Gessica tutta questa attenzione è stata fondamentale, le ha dato forza e speranza – raccontano i familiari – Ma ora per lei comincia il periodo più duro». La aspetta l’operazione più delicata. Per farle recuperare la vista all’occhio sinistro, lesionato dall’acido, i medici la sottoporranno al trapianto di cornea.
Gessica dovrà restare a lungo in ospedale dopo l’intervento. Ma ai suoi familiari e ai medici l’ha già detto: «Voglio essere in piazza a Rimini l’8 marzo». Per quella sera la famiglia e gli amici, insieme al manager Catalini, stanno organizzando un evento contro la violenza sulle donne con ospiti e testimonianze. E Gessica non vuole proprio mancare.
Resta in carcere Edson Tavares, l’ex fidanzato di Gessica, unico accusato per ora dell’aggressione. Tavares, rinchiuso a Forlì. Si è sempre dichiarato innocente. E si è dimostrato impassibile anche quando in carcere sono andati gli uomini del Ris per effettuare una analisi antropometrica. «Non cerco vendetta – ripete Gessica a chi le sta vicino – ma solo giustizia». Il Resto del Carlino