San Marino. Già nel 2021 un lettore provò ad unire i “puntini”: “Buriani legato a Grandoni, Guidi e Lazzari. Legato ad IS, all’informazione e a Repubblica Futura…” Sarà realmente così? … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all’indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire…”. Parole, snocciolate di fronte agli studenti di Stanford, del mitico Steve Jobs, fondatore del colosso Apple.

La “lezione” non era indirizzata a tematiche imprenditoriali, politiche o giudiziarie, ma indirizzata a guidare quei giovani della platea verso una vita serena e felice. A dire il vero, però, frase non sembra più azzeccata per “guidare” una necessaria Commissione Parlamentare di Inchiesta -se non un pool investigativo del Tribunale- nell’ormai indispensabile opera di trasparenza e chiarezza relativamente ai fatti e ai protagonisti, tutti!, che hanno permesso l’affermazione e il costante rafforzamento nei posti chiave dello Stato e della finanza sammarinese della ormai celebre “cricca” facente capo alla governance di Banca Cis.

I tanti processi in corso, fra i quali quello chiuso in primo grado con la condanna al Commissario della legge Alberto Buriani e al Segretario di Stato alle Finanze della prima fase del Governo AdessoSm, Simone Celli, hanno seminato tanti eloquenti “puntini”, che vanno ad unirsi agli altrettanti “puntini” già acquisiti in precedenza e approfonditi a suo tempo su queste stesse pagine elettroniche. Approfonditi e provati ad unire in una lunga serie di “puntate”, e riassumibili in un paio di queste, che vi consiglio di rileggere prima di continuare:

– San Marino. Stratos, Cis, Renzi, Venturini, Buriani, Grandoni, Guidi, Celli… Poi giornalisti, dirigenti di enti di controllo… Era tutta una “Cricca”? Voglio credere di no, ma se fosse sarebbe stato un Colpo di Stato

– San Marino. Prof. Giuseppe Roberti sull’articolo di oggi di Enrico Lazzari sulla cricca: ”E’ tutto vero! Questo articolo dovrebbe restare in prima pagina per settimane.”

Erano gli ultimi giorni di marzo dello scorso anno quando tentai di riunire, uno ad uno in un disegno preciso scaturito dall’unione dei medesimi, tutti i “puntini” ormai fissati indelebilmente sulla carta. Già allora la “figura” che si componeva appariva assai inquietante… “Se fossi adeguatamente tutelatospiegò Giuseppe Roberti, attivo al fianco di una corrente democristiana (quella all’epoca riconducibile a Pier Marino Menicucci e ai giovani “rampanti” Marco Podeschi e Giovanni Lonfernini); tres d’union fra la politica sammarinese e il Presidente Francesco Cossiga;  vertice di Banca Commerciale Sammarinese, poi, come successivamente Asset, liquidata in maniera “controversa”; e, infine, assolto o prosciolto da tutti i capi di imputazione nella sentenza definitiva del cosiddetto “Processo Mazzini”, istruito dal Commissario Buriani e capace con le sue eclatanti custodie cautelari e la grande attenzione verso le tesi accusatorie riservate all’indagine e al processo dalla maggioranza dei media di spazzare via una intera generazione politica del Titano, nonostante l’assenza di condanne definitive, … “Se fossi adeguatamente tutelato -spiegò Roberti- avrei tanti altri puntini da aggiungere, perchè io so bene che quanto ho appena letto (il primo link sopra, ndr) è verità!”.

Roberti questi “puntini” non li ha poi aggiunti… Ma altri -tracciati con inchiostro indelebile- ne sono comunque stati posati da eloquenti testimonianze rilasciate nel corso delle udienze di eclatanti processi tuttora in corso, nonché negli atti allegati ai fascicoli dei medesimi.

Gli elementi a disposizione, un anno fa, erano limitati alle conclusioni della Commissione di Inchiesta su Banca Cis, ai decreti giudiziari vari (taluni secretati e quindi non disponibili), alle eclatanti dichiarazioni rilasciate come teste da Catia Tomasetti, presidente di Bcsm, nel corso del processo “Buriani-Celli” e -ma queste mi sfuggirono all’epoca- ad una “analisi” fatta da un “lettore” e pubblicata su GiornaleSm il 12 agosto del 2021 (clicca qui) per esprimere come lui stesso fosse già allora “sommerso dallo schifo” derivante dall’aver unito i “puntini” all’epoca disponibili negli atti istruttori del processo che, anni dopo, ha portato alla condanna in primo grado del Commissario Buriani e di Celli.

Filo conduttore del ragionamento “puntinato” furono gli attacchi alla Tomasetti colpevole “di aver osato fare il suo lavoro” senza “cedere ai ricatti”, come nella vicenda “Stratos che ha originato il procedimento relativo alla consulenza Gozi”, fascicolo -secondo la sentenza di primo grado, si ricordi non definitiva- portato avanti da Buriani commettendo un “abuso di autorità”.

Ma quali furono i “puntini” disseminati dal “lettore”? Provo a riassumerli, premettendo che l’indagine aperta da Buriani contro la Tomasetti e l’on.Gozi turbò -lo ha poi riconosciuto lei stessa- la Presidente di Bcsm in uno dei momenti più delicati per la sopravvivenza di Banca Cis e, quindi, per il ruolo di Banca Centrale.

Il fumoso disegno che emergerebbe unendo i puntini all’epoca, 2021, infonderebbe già allora il sospetto -sospetto, ben inteso, non prova o “pistola fumante”- di una sorta di collegamento fra personaggi e realtà chiave della vita politica, giudiziaria, finanziaria e giornalistica di quei mesi. Detto sopra del “puntino” Buriani e della “sua” indagine sulla Tomasetti (ostacolo insormontabile per il buon fine dell’operazione di cessione delle quote societarie del Cis a Stratos), i “puntini” individuati dal “lettore” sono rappresentati soprattutto dai firmatari degli attacchi che si riversavano sullo stesso vertice di Bcsm:

– il quotidiano “L’informazione che “non ha mai scritto una cosa buona su di lei”;

– nel “cellulare di Buriani si legge (deduco negli atti, ndr) che c’erano dei documenti indirizzati, senza il timbro del protocollo, a Nicola Renzi, esponente di spicco di Repubblica Futura”.

– “i comunicati stampa di Repubblica Futura sono sempre di attacco alla Presidente Tomasetti

– “Indipendenza Sammarinese (movimento politico guidato, al fianco di Nadia Ottaviani, da Andrea Negri fino al all’estate 2020, poi rilevato nell’incarico dal nipote di Stefania Lazzari; ndr) ha attaccato la Presidente Tomasetti pesantemente”.

Quindi, la conclusione che trasse il “lettore” fu quanto mai netta, quanto secondo me eccessivamente netta: “Seguendo Steve Jobs -ha concluso (a mio parere in maniera azzardata, almeno in quei termini di certezza) il “lettore” già nel 2021- Buriani legato a Grandoni, Guidi e Lazzari. Legato ad Indipendenza Sammarinese, legato all’informazione e legato a Repubblica Futura”.

Conclusione, questa, secondo voi sensata, specie alla luce dei pochi puntini presi in esame? Ma apparirà più o apparirà meno sensata oggi, tre anni dopo quella “lettera in redazione”, alla luce di decine e decine di nuovi “puntini” che si sono aggiunti e che, secondo quanto affermato dal Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti durante la sua testimonianza (leggi qui) rilasciata in una recente udienza del “Caso Titoli”, secondo cui quelle che (su alcuni aspetti e sospetti relativi a precisi fatti e momenti; ndr) un tempo erano ombre “ormai sono certezze” e, in tal senso, “oggi abbiamo le prove”?

Proveremo ad approfondirlo nei prossimi giorni…

Enrico Lazzari