Gianni Toffali sulla condanna di Marine Le Pen

Guarda caso, Il tribunale di Parigi ha condannato Marine Le Pen a un divieto di cinque anni di partecipare alle elezioni e quattro anni di prigione. Ennesima prova che la cosiddetta democrazia liberale europea è la grande menzogna del nostro tempo. A nulla è valso che la stessa Le Pen abbia cercato di farsi spacciare per un politico del sistema, tra cui il sostegno all’Ucraina: per i globalisti incarnati dell’Ue, è rimasta una nemica.

Il sistema globalista usa la magistratura per sconfiggere i propri nemici. Prendendo a imitazione il modello “giustizia Italia”, negli ultimi mesi i prezzolati uomini finti di legge, hanno dato il meglio di sé.

Dapprima hanno rubato la vittoria alle elezioni presidenziali rumene e successivamente hanno negato allo stesso Georgescu di ricandidarsi.

Hanno processato il presidente della Repubblica Srpska Milorad Dodik ed infine, in Moldavia, hanno fatto arrestare la governatrice della Repubblica Autonoma della Gagauzia Evgenia Hutsul.

Comprendendo che nelle elezioni oneste non sconfiggeranno mai i candidati sovranisti, i liberali a parole, cioè gli stessi che vogliono arrivare alla pace creando eserciti di morte e che quotidianamente accendono micce per innescare la Terza Guerra Mondiale, hanno almeno finalmente gettato la maschera.

Attenzione però a sottovalutare il “Popolino”. A Trump, la magistratura globalista, era convinta di iniettare cianuro che, miracolosamente il popolino ha convertito in elisir presidenziale. Bis europei sovranisti, si profilano sui cupi orizzonti “vonderleyeani e “macroniani”.

Gianni Toffali

Gianni Toffali