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(ANSA) – CATANZARO, 23 FEB – Calabria fanalino di coda in
Italia, nel 2020, anno dello scoppio della pandemia da Covid 19,
per Livelli essenziali di assistenza (Lea), le prestazioni che
il Servizio sanitario eroga gratuitamente o tramite il pagamento
di un ticket. Lo rileva la Fondazione Gimbe sulla base delle
valutazioni del ministero della Salute in materia di erogazione
delle prestazioni sanitarie come emerge dalla recente
pubblicazione del Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo
sistema di garanzia.
Da quanto emerge dall’analisi, in Calabria, nel 2020, il
punteggio totale degli adempimenti della Regione sulle cure
essenziali, ovvero le prestazioni che il Servizio sanitario
eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, è di
129,4 (punteggio max 300). La regione, inoltre, si è posizionata
ultima tra le regioni e province autonome ed è risultata
inadempiente secondo il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg) perché
ha registrato un punteggio insufficiente nell’area della
prevenzione (32,73 su 60), nell’area distrettuale (48,18 su 60)
e nell’area ospedaliera (48,44 su 60).
La Fondazione, è spiegato in una nota, ha effettuato alcune
analisi sia per confrontare la resilienza dei servizi sanitari
regionali nel 2020 sia per valutare le differenze tra le Regioni
del Nord, colpite con violenza dalla prima ondata pandemica, e
quelle del Sud, di fatto risparmiate da tale impatto grazie al
prolungato lockdown. In dettaglio, dalla valutazione dei 22
indicatori, suddivisi in tre aree (prevenzione collettiva e
sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza
ospedaliera), la Regione si colloca al 21/mo posto per l’area
della prevenzione e per l’area distrettuale e al 20/mo per
quella ospedaliera. (ANSA).
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