Giochi del Titano si trasferisce a Ponte Mellini

Una nuova sede per il casinò automatizzato di San Marino (anche se la terminologia preferita dagli addetti ai lavori è quella di sala giochi), dall’attuale zona industriale di Rovereta a Ponte Mellini, dove dovrebbe trovare la sua sistemazione ottimale nell’attuale Queen Outlet (in passato Cotonificio del Titano). È la proposta avanzata dal consiglio di amministrazione della Giochi del Titano (la società per azioni che gestisce la struttura), alla proprietà, vale a dire lo Stato, che detiene il 76 percento delle azioni, e la Camera di Commercio, che il restante 24 percento.

“Non siamo ancora in procinto di trasferirci ma è vero, abbiamo fatto alla proprietà questa richiesta, e speriamo di poter avere una risposta in tempi brevi anche perché nella struttura che abbiamo individuato come lapiù idonea saranno necessari degli interventi di ristrutturazione e adeguamento e, prima ancora, la redazione di un progetto per i lavori da eseguire”, conferma Salvatore Caronia, direttore generale della Giochi del Titano.
I motivi che hanno portato il consiglio di amministrazione a chiedere il trasferimento sono molteplici: “Innanzitutto c’è necessità di una location che abbia un’ubicazione diversa e più consona al gioco, rispetto all’attuale contesto industriale dove si trova in mezzo a capannoni – enumera Caronia – tanto più in considerazione dei recenti provvedimenti del governo italiano che hanno introdotto le videolottery…. Dobbiamo saper fronteggiare la concorrenza con una sala slot che sia adeguata!”.

C’è anche da considerare i recenti provvedimenti normativi sammarinesi in maniera di fumo: “Gli spazi riservati ai fumatori si sono ridotti del 50 percento, ma sulla base delle nostre stime ben l’80 dei giocatori preferisce andare in zone dove sia possibile fumare, il che ha reso l’attuale struttura ulteriormente inadeguata. Ripeto: speriamo in una risposta in tempi brevi da parte della proprietà perché anche in questo caso ci vorranno dei mesi prima che il trasferimento possa essere completato”.

A novembre 2009, il Consiglio Grande e Generale ha anche ratificato il decreto delegato varato del Congresso di Stato che modifica la tipologia dei giochi che sono attivati presso il casinò automatizzato di Rovereta. Il provvedimento interessa nello specifico le slot: è abolito il preesistente divieto di riprodurre dei rulli, ma soprattutto cambiano i parametri delle giocate.

La puntata massima passa da 50 centesimi a 10 euro, la durata della partita scende da 10 a 4 secondi minimi, la restituzione di vincite, che prima era dell’80 percento su un ciclo di 7.000 partite, diventa ora dell’85 percento, ma calcolata su un ciclo di 500mila partite. Questi nuovi parametri valgono soltanto per le slot che si trovano all’interno del casinò automatizzato di Rovereta e non per quelle da bar, a San Marino definite ‘temporanee’.
Anna Maria Rengo
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