30 gli accessi allo sportello della casa ludica A Good Game Space e un nuovo presidio di sostegno con il Centro Servizi in via De Warthema realizzato nell’ambito del PNRR. L’assessore Gianfreda: “attenzione soprattutto verso i giovani”
In Italia, il gioco d’azzardo continua a essere un fenomeno molto diffuso e in costante evoluzione. Secondo l’ultimo rapporto Nomisma, nel 2024 il settore ha generato un volume d’affari di circa 157 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 20 milioni di persone. Numeri che fotografano un comparto economicamente rilevante, che porta con sé anche alcune sfide sociali, in particolare quando il gioco rischia di trasformarsi in abitudine problematica o vera e propria dipendenza.
Un aspetto che merita attenzione riguarda i più giovani: nel 2023, circa il 37% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha dichiarato di aver partecipato ad almeno un gioco d’azzardo o di fortuna. Di questi, il 64% ha preferito canali digitali, segno di quanto l’online stia diventando il principale punto di accesso, soprattutto tra le nuove generazioni. Va inoltre sottolineato che i dati si riferiscono ai giochi regolamentati, lasciando fuori tutto il settore non autorizzato.
Il valore complessivo dell’industria del gioco, inoltre, corrisponde a circa l’1,1% del PIL nazionale, mentre il 13% del gettito fiscale derivante da questo settore è gestito dall’Agenzia delle Entrate e dei Monopoli. Sul fronte della salute pubblica, gli accessi ai servizi terapeutici per il gioco d’azzardo patologico sono aumentati: nei primi mesi del 2024, la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche ha segnalato oltre 550 nuovi casi presi in carico, il 60% in più rispetto al 2020.
Anche a livello locale, il Comune di Rimini e il Distretto socio-sanitario Rimini Nord hanno deciso da tempo di intervenire in modo strutturato, attraverso il Piano Locale di Contrasto al Gioco d’Azzardo, inserito nel programma attuativo 2024. Il programma prevede interventi di prevenzione, informazione e supporto e coinvolge una rete di soggetti del territorio: l’Unità Operativa Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL della Romagna (con funzione di coordinamento), la Comunità Papa Giovanni XXIII, la Cooperativa Sociale Centofiori, la Cooperativa Il Millepiedi, l’Associazione Alcantara APS, gli Enti Locali, i Centri per le Famiglie e le realtà accreditate del sistema dei servizi per le dipendenze.
Dai dati raccolti sul territorio emerge che il livello di gioco pro capite nel Comune di Rimini è superiore alla media regionale (probabilmente anche in virtù dell’alto numero di turisti).
Proprio per questo si è scelto di rafforzare le attività dedicate alla consapevolezza e all’educazione, in particolare verso i giovani. Negli istituti superiori del Distretto, ad esempio, sono stati coinvolti circa 600 studenti nel corso dell’ultimo anno scolastico, mentre 250 adulti – tra insegnanti, educatori e genitori – hanno partecipato a incontri di formazione nei comuni di Rimini, Bellaria e Santarcangelo. A ciò si aggiungono eventi pubblici rivolti a tutta la cittadinanza, che hanno raggiunto circa 200 persone negli ultimi otto mesi.
Fondamentale anche il lavoro svolto dallo Sportello d’ascolto attivo presso “A Good Game Space” in via Bramante, uno spazio unico nel suo genere dedicato in particolare agli adolescenti, dove il gioco – anche quello digitale – diventa occasione per riflettere e sviluppare senso critico. Da inizio 2025, circa 30 persone si sono rivolte al servizio per ricevere supporto.
Tra le novità di quest’anno, grazie ai fondi del PNRR, è stato attivato anche un presidio all’interno del Centro Servizi per il Contrasto delle Povertà di via De Warthema, dove è presente un punto di ascolto specifico per chi affronta problematiche legate al gioco.
A sostegno delle attività di prevenzione è stato inoltre realizzato uno spot a cura di Alcantara Teatro, esito di un percorso laboratoriale durato un anno. Il video racconta, con un linguaggio immediato ed emotivo, quanto il gioco possa diventare parte delle vite quotidiane senza clamori, ma con effetti profondi.
“Il gioco d’azzardo non è solo un tema economico o statistico, ma una realtà che può toccare da vicino molte persone, spesso senza che se ne accorgano – afferma Kristian Gianfreda, assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini –. Soprattutto i più giovani, che hanno un rapporto quotidiano con il digitale, rischiano di entrare in contatto con il gioco d’azzardo online con estrema facilità e quello che può sembrare un passatempo può diventare presto un’abitudine difficile da gestire, se non si è consapevoli dei rischi. Proprio per questo come amministrazione, insieme all’Azienda USL della Romagna e a una rete di realtà del territorio, abbiamo costruito un piano fatto di informazione, prevenzione e ascolto grazie al coinvolgimento di operatori sanitari, cooperative sociali, associazioni, scuole, educatori, famiglie. È un vero lavoro di squadra, che mette insieme competenze diverse per uno stesso obiettivo: stare accanto alle persone, offrire punti di riferimento e occasioni per riflettere prima che il gioco si trasformi in disagio o dipendenza”.
Comune di Rimini