Alle cortese attenzione della Redazione di Striscia La Notizia,
Gentili Signori, mi chiamo Giordano Zonzini, sono uno studente di 20 anni e scrivo da San Marino. Ho visto con piacere che da tempo vi occupate attraverso una sorta di rubrica di segnalare casi di maltrattamenti di animali.
Da qualche mese a San Marino sta succedendo una cosa che potrà sicuramente interessarvi. Come ben documentato dai giornali locali, si aggira per le strade della parte alta della nostra Repubblica, specie nelle zone più frequentate dagli animali a 4 zampe (più precisamente zona Montalbo, Casole, Murata, Borgo), un vero e proprio killer seriale di cani. Questo indegno personaggio si diverte ad uccidere cani avvelenandoli con bocconi ricoperti da un potentissimo veleno (credo sia un insetticida) letale e realmente pericoloso anche per l’uomo. Non è stimabile il numero delle vittime di quello che ormai nel territorio è noto come “serial killer dei cani”; sicuramente i cani e i gatti deceduti in seguito all’assunzione di queste polpette avvelenate si aggirano attorno a qualche decina destando una reale preoccupazione ma anche sgomento tra la popolazione. Sgomento perché noi cittadini, le varie associazioni (in particolare. A.P.A.S – Ass. Protezione Animali Sammarinese) ed i giornali cerchiamo in ogni modo di spronare sia l’esecutivo sia le forze dell’ordine preposte- attraverso fiaccolate, convegni ecc.- a fare qualcosa di concreto perché possa risolversi questo problema.
E’ proprio di oggi la notizia della chiusura ed annullamento della XXVII Esposizione Internazionale Canina, organizzata dal Kennel Club, in programma per le giornate di oggi e domani. Proprio su questo intenderei spendere qualche parola. La Manifestazione aveva luogo proprio nella zona a rischio avvelenamenti. Allora io mi chiedo: come ha potuto la Gendarmeria (nostro corpo di Polizia) permettere che la manifestazione si svolgesse proprio in una zona a rischio? Dal momento che la Gendarmeria ha concesso il permesso perché si potesse svolgere la manifestazione , lo sottolineo, proprio in una delle zone a rischio avvelenamenti doveva garantire però una bonifica preventiva della zona ed un pattugliamento continuo della stessa. E’ stato fatto? No; il risultato è stato il seguente: due cani morti avvelenati ed uno in terapia intensiva con conseguente chiusura della mostra e indignazione da parte dei partecipanti. Ritengo che lo stato e in particolare le forze di polizia, nonostante il loro numero sia SPROPORZIONATO rispetto al numero degli abitanti, poteva evitare almeno quest’ultima strage e non l’ha fatto. Si sono soltanto degnati di presentarsi sul luogo oggi, cioè a fatto avvenuto! A San Marino esistono una Protezione Civile e un corpo chiamato Guardia Ecologica che con l’ausilio delle forze dell’ordine (Gendarmeria, Polizia Civile) dovrebbero bonificare le zone a rischio e pattugliarle continuamente perché questo serial killer venga fermato. Invece non si è mai visto un solo agente muoversi in tal senso! Si possono vedere solo cittadini volontari che muniti di torce cercano tra l’erba ai lati delle strade e dei sentieri nelle zone a rischio eventuali bocconi avvelenati. Le forze dell’ordine non fanno nulla da mesi; probabilmente sperano che il problema possa risolversi da solo.
Non si può più andare avanti così! Questo scempio deve finire! Potete informarvi su quello che dico semplicemente digitando sul motore di ricerga Google “ killer dei cani San Marino” oppure contattando me direttamente (giordanozonzini@hotmail.it – 3357349007) o il presidente dell’ Associazione Protezione Animali Sammarinesi ( sede Apas num. telefono 0549-996326).
Confidando nella Vostra disponibilità, colgo l’occasione per porgere i miei cordiali saluti.
Giordano Zonzini
