GiornaleSM denuncia penalmente Repubblica Futura al Tribunale di San Marino per le tre interpellanze selettive e strumentali

Marco Severini, direttore di GiornaleSM, ha presentato una denuncia contro Repubblica Futura per abuso di atti d’ufficio, violenza privata e danno d’immagine, aggravati dalla violazione del Codice di Condotta del Consiglio Grande e Generale, il quale impone trasparenza, imparzialità e divieto di azioni strumentali a fini personali e politici, principi che, secondo Severini, sarebbero stati disattesi.

L’azione prende le mosse da tre interpellanze selettive e reiterate mirate contro GiornaleSM, che Severini considera un attacco strumentale e discriminatorio volto a delegittimare l’attività giornalistica del sito. La denuncia evidenzia inoltre collegamenti tra esponenti di Repubblica Futura e l’organizzazione criminale “CRICCA”, che sarà processata l’8 maggio 2025 (PP. 673/RNR/2022), sottolineando il ruolo di GiornaleSM nel portare alla luce questa vicenda con ampia copertura giornalistica.

Il rinvio a giudizio del procedimento 673/2022 e la querela saranno tradotti in inglese e trasmessi al GRECO, autorità internazionale già destinataria di un esposto di Severini sulla Legge sammarinese sull’Informazione, in particolare sull’articolo 12, comma 2, che intende sottoporre siti e blog stranieri all’Autorità per l’Informazione di San Marino.

Questa nuova denuncia mira a tutelare la libertà di stampa e garantire un trattamento equo e non discriminatorio per tutti i media. L’uso sistematico e mirato delle interpellanze da parte di Repubblica Futura rappresenta un precedente pericoloso e inaccettabile, che mina non solo il pluralismo dell’informazione ma anche la libertà di espressione per chi tratta tematiche politiche e istituzionali sammarinesi come dire: ”Se parli di noi poi te la facciamo pagare a caro prezzo!”

Questo modus operandi si pone in netto contrasto con le raccomandazioni del GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione), che nei vari cicli di valutazione hanno evidenziato la necessità di evitare ogni abuso degli strumenti istituzionali a fini politici e discriminatori.