Domenica 6 marzo u.s., in occasione della celebrazione della “IV° Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate”, si è svolto a Borgo Maggiore il convegno sul tema “Passaggi di Stato- dal deposito alla galleria: la linea vecchia e nuove prospettive di riutilizzo”. L’evento è stato organizzato dalla Segreterie di Stato per il Territorio e l’Ambiente, l’Agricoltura e i Rapporti con l’A.A.S.P. e la Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Università e Politiche Giovanili in collaborazione con la Provincia ed il Comune di Rimini ed altre Associazioni.
Sono intervenuti il Segretario di Stato Gian Carlo Venturini, il Segretario di Stato Romeo Morri, l’Assessore alla Mobilità della Provincia di Rimini, Vincenzo Mirra.
Hanno, inoltre, portato il loro il contributo e la loro testimonianza l’Arch. Massimo Bottini, referente di Co.Mo.Do – Confederazione Mobilità Dolce, il dott. Alberto Rossini, Responsabile del Servizio Mobilità e Area Vasta della Provincia di Rimini e curatore dell’opera “Sui binari di un sogno” di Giacomo Palma – Guaraldi Editore, il dr. Gian Guido Turchi autore, tra l’altro, del volume “Rimini – San Marino in treno”- ETR, del dr. Luigi Colombo, vicepresidente nazionale di Italia Nostra – Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale, del dr. Renato Covino, Presidente Nazionale AIPAI – Associazione Italiana per il patrimonio archeologico industriale, del dr. Marco Parini, presidente Italia Nostra di Milano e della dr. Elisabetta Piccioni.
Durante la tavola rotonda è stato proiettato un contributo filmato tratto da “I Centomila”, realizzato dalla San Marino RTV, che ha riscontrato grande interesse ed apprezzamento.
Un percorso fra due Stati, inserito nell’ambito di oltre novanta eventi in programma in tutto il territorio italiano, che intendono valorizzare e riscoprire i tragitti ferroviari nazionali abbandonati, soppressi o modestamente in esercizio.
Un patrimonio di oltre 5.700 km di ferrovia dismessa, distribuita lungo la penisola.
I tracciati delle ferrovie dimenticate, hanno lasciato un segno rilevante, non solo costituito da ricordi, seppur importanti, ma specialmente di cultura, di storia, di legami famigliari e sviluppo.
Un percorso su ferro non è funzionale solo alla mobilità fine a se stessa, ma è veicolo per unire paesi, integrare culture, saperi e tradizioni: l’essenza di una comunità.
Gli intervenuti hanno sottolineato che un’eventuale soluzione ferroviaria sarebbe auspicabile per agevolare il traffico ordinario, principalmente nei periodi estivi, essendo le nostre realtà ad alta vocazione turistica.
La manifestazione ha riscontrato una numerosa e attenta partecipazione di pubblico.
Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente,
l’Agricoltura e i Rapporti con l’A.A.S.P.
Comunicato Stampa