Giorno memoria: padre Guccini insignito medaglia d’onore

(ANSA) – BOLOGNA, 27 GEN – “Sono diversi anni che cerco
testimonianze e informazioni perché mio nonno non ha mai parlato
di ciò che gli è successo, è stato complicato ma alla fine sono
riuscita a produrre la documentazione necessaria per fare questa
ricerca e ci tengo a dire che qualsiasi persona abbia avuto un
parente come il mio, che è stato deportato, può fare questa
richiesta, presentando la documentazione”. E’ soddisfatta e
orgogliosa Teresa Guccini, figlia di Francesco, mentre riceve
dalle mani del sindaco di Bologna, Virginio Merola, la medaglia
d’onore assegnata dal presidente della Repubblica al nonno
Ferruccio, internato nei campi di concentramento tedeschi.
    In occasione del Giorno della memoria, in Prefettura, a
Bologna, sono state consegnate altre medaglie ai parenti di
cittadini italiani deportati, una nei giorni scorsi è andata
anche a un 99enne, di Lizzano in Belvedere, mentre l’ultima
verrà consegnata a breve. Dodici riconoscimenti in tutto, dodici
attestati di memoria. “Questa è una giornata importante – ha detto la Prefetta di
Bologna, Francesca Ferrandino – che non poteva essere fermata,
nonostante il Covid. Ovviamente la celebrazione di consegna
delle medaglie è stata organizzata in maniera ridotta per
rispettare le misure di sicurezza. Alcune scuole della provincia
si sono collegate in diretta streaming proprio per questo
motivo”.
    Teresa Guccini ha sottolineato che il nonno non ha mai
parlato della sua storia, “del campo di concentramento di
Leopoli e poi dei lavori forzati ad Amburgo, era molto
riservato”, e che il padre “è molto felice di questo
riconoscimento, perché è una pagina di storia spesso
dimenticata, perché anche gli internati hanno fatto la loro
resistenza. Non è un caso – ha concluso – che mio padre abbia
scritto Auschwitz, però di questa storia si intuisce qualcosa di
più in ‘Van Loon’, che è dedicata a mio nonno”. (ANSA).
   


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