Giovanni Giannoni, PARTITO SOCIALISTA: una vita di impegno sociale e politico per San Marino

Giovanni Giannoni, Partito Socialista

Mi sono iscritto al Partito Socialista Sammarinese nel 1970.

Ho cominciato la mia attività sociale e politica con il Sindacato e lavoravo al Cotonificio Titano. A quel tempo c’erano circa 200 dipendenti e posso dire che per me è stata una buona scuola. A quei tempi si organizzavano scioperi perché lo stipendio era davvero molto importante. C’era molta solidarietà e non solo tra noi dipendenti dell’azienda, ma anche tra aziende diverse.

Poi con tanti colleghi abbiamo partecipato alla vita sociale del Paese e si operava per creare i servizi sociali, gli asili nido, l’edilizia sociale e tante opere che potevano far crescere San Marino e garantire ai lavoratori una vita dignitosa.

I partiti di allora erano organizzati, la vera politica poggiava sull’orgoglio dell’appartenenza, che era un valore importante. Non esistevano cambi di casacca, forse i ricordi di Rovereta erano ancora freschi. Personalmente, il dopo lavoro l’ho sempre dedicato alla vita sociale e politica; per me è sempre stata una passione. Sono passati più di cinquant’anni e con tanti amici e compagni, sono ancora impegnato a dare, per quel che posso, il mio contributo.

Quando vedo vecchi amici che sono stati Deputati o Segretari di Stato per tanti anni che possono girare a testa alta per il paese, la cosa mi inorgoglisce e spero che i giovani, che devono sempre rispettare le Istituzioni, possano prendere esempio.

Nel P.S.S. prima e nel Partito Socialista poi ho partecipato in prima persona a tutti gli accadimenti, positivi e negativi, di questo glorioso Partito. Posso dire pubblicamente che di certo abbiamo avuto buoni dirigenti, mentre altri hanno creato tanti problemi legati soprattutto al tipo di politica personale e al metodo del clientelismo come arma di consenso a tutti i costi. Lo stesso clientelismo che è la piaga opaca dell’incapacità delle persone; e mi permetto di dire ai giovani che assuefarsi a questo sistema di fare politica porta alla complicità, alla sudditanza e questo va denunciato e combattuto ogni volta, perché gli eventi della nostra vita vanno sempre affrontati nel rispetto della dignità: quindi diritti e non favori.

Noi anziani ci permettiamo di suggerire ai giovani di essere protagonisti, protestino, urlino se necessario, partecipino, ma anche sappiano ascoltare e soprattutto maturino un profondo senso di appartenenza a questa nostra antica Terra.

Nel prossimo futuro potrebbero aprirsi grandi possibilità, l’Europa in primis, sempre che prima ci facciano leggere l’accordo raggiunto. Quel che comunque è certo è che per il futuro accorrerà preparazione per affrontare le sfide del nostro tempo e del mondo del lavoro.

Un valore importante, da non sottovalutare assolutamente, che deve essere una garanzia per tutti e in particolare per chi fa politica è l’onestà! La democrazia è una bella cosa ma deve saper camminare di pari passo con l’etica della politica. La moralità è sempre stato un valore insegnatoci dai nostri predecessori e dai nostri Maestri. L’onestà è sempre una buona scuola e nell’azione il senso dello Stato è un valore che una sinistra socialista e riformista deve sempre tenere ben a mente.

Se la politica Socialista è vissuta per tanto tempo (130 anni) significa che la storia gli ha riconosciuto merito. Noi non abbiamo bisogno di cambiare nome o simbolo o adeguarsi a personaggi e movimenti populisti. I Socialisti devono semplicemente continuare a fare i Socialisti!

Ecco perché il 9 Giugno prossimo Vi invito a votare per la lista “Libera – Partito Socialista”

Giovanni Giannoni.

 

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