A San Marino le priorità sono sradicare il lavoro nero che crea illegalità e insicurezza, e dare risposte all’emergenza occupazione con un efficace progetto di sviluppo
Domani (Giovedì 7 ottobre) è la Giornata mondiale del lavoro dignitoso indetto dalla Confederazione Sindacale Internazionale (CSI) a cui CSdL e CDLS sono affiliate. In molte parti del mondo la crisi economica ha prodotto un peggioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori, e l’aumento della disoccupazione (che colpisce in modo ancora più accentuato le donne). I Governi nazionali spesso tentano di scaricare i costi della crisi sul mondo del lavoro, con manovre economiche che tagliano lo stato sociale e non favoriscono la ripresa.
Le Confederazioni sammarinesi, in questa giornata di impegno internazionale, ripongono l’accento sulle problematiche del lavoro nero e degli infortuni, che minacciano la dignità del lavoro. La CSU, dopo aver recentemente organizzato una serata pubblica in cui è stato anche presentato un dossier informativo su lavoro nero e incidenti professionali, è impegnata, tra le altre cose, a mettere in campo una fase di riorganizzazione della rappresentanza sindacale sui posti di lavoro, attraverso il potenziamento sul territorio delle strutture di base, che oltre a svolgere il proprio ruolo per l’applicazione dei contratti e delle leggi, dovranno attivare una vigilanza in particolare sul lavoro nero, nonché a rilanciare la figura dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls).
Al contempo la CSU rilancia l’emergenza occupazione a San Marino: la crisi economica, aggravata dai problemi con l’Italia, ha bruciato centinaia di posti di lavoro e posto moltissimi lavoratori in cassa integrazione. La totale assenza di investimenti produttivi a San Marino, lascia i disoccupati e i giovani che escono dalla scuola senza prospettive.
Pertanto, CSdL e CDLS riaffermano con forza l’urgenza di assumere un progetto di sviluppo di ampio respiro per superare la crisi e impostare un’economia basata su nuove basi, ossia la qualità dei prodotti e dei servizi, l’innovazione, la centralità delle risorse umane e della formazione, quale strumento per riconvertire le professionalità di chi ha perso il posto di lavoro e per favorire l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro. Al contempo le Confederazioni ribadiscono la necessità di una riforma tributaria che combatta l’elusione fiscale e riporti giustizia ed equità nel prelievo fiscale, al fine di recuperare risorse da destinare al risanamento del bilancio pubblico e alla implementazione di un nuovo modello di sviluppo che crei nuovi posti di lavoro.
CSdL – CDLS