Giovedì 9 dicembre 2010, apre la Stagione Teatrale di San Marino al Teatro Nuovo di Dogana (ore 21.15), Medea di Euripide -interpretata da Pamela Villoresi -, una delle tragedie greche più amate e più rappresentate, perché è uno dei drammi più teatrali, più attuali, più angoscianti della letteratura universale. Un‘opera ricchissima di problematiche sociali etiche e psicologiche dove gli scontri frontali tra la donna e il suo sposo, ovvero tra Medea e Giasone, figlia di Eete, re della Colchide, ne fanno uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. Una trama densa e articolata tra violenza e passione: Giasone arriva in Colchide insieme agli Argonauti alla ricerca del Vello d’oro e Medea se ne innamora perdutamente. Pur di aiutarlo giunge a uccidere il fratello Apsirto, e imbarcata sulla nave Argo insieme a Giasone, divenuto suo sposo si reca a Corinto. Dopo dieci anni, però, Creonte, re della città, vuole dare sua figlia Glauce in sposa a Giasone, affinché lui gli succeda al trono. Giasone accetta, abbandonando così sua moglie Medea. Allora Medea medita una tremenda vendetta. Fingendosi rassegnata, manda in dono un mantello alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che il dono è pieno di veleno, lo indossa per poi morire fra dolori strazianti. Il padre Creonte, corso in aiuto, tocca anch’egli il mantello, e muore. Ma la vendetta di Medea non finisce qui. Secondo la tragedia di Euripide, per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui: il dolore per la perdita dei propri discendenti porta Giasone al suicidio.
Una Medea moderna e palpitante messa in scena dall’Associazione Teatrale Pistoiese e dal Teatro dei Due Mari in occasione del decennale di quest’ultimo. La Villoresi torna al ruolo che già aveva recitato sette anni prima modulando perfettamente il personaggio e rendendolo d’allarmante attualità. Una Medea, molto glamour (per via dei capelli corti e dello splendido abito rosso di scena) ma capace di rendere con sapiente abilità e misura le ferite interiori di una donna tradita che reagisce al dolore col più feroce degli assassinii. Si distacca dall’interpretazione stereotipata del matricidio per trasmettere la dolorosa discesa agli inferi di un personaggio ricco di sfumature per una messa in scena definita “palpitante”.
Affiancano l’attrice David Sebasti nel ruolo di Giasone e un cast altamente efficace, mentre i costumi di Lucia Mariani su disegni del pittore Michele Caccioferra accompagnano la sapiente regia di Maurizio Panici – che recita nel ruolo di Egeo, re di Atene – dando un tocco di contemporaneità ad un dramma che non smette mai di inquietare.
Al termine sarà offerta una deliziosa sorpresa enogastronomica agli intervenuti.
E’ possibile acquistare i biglietti dello spettacolo presso la biglietteria del Teatro Nuovo da lunedì 6 dicembre novembre fino alla data della rappresentazione, ogni pomeriggio, dalle ore 16,30 alle ore 20,30
Per informazioni : biglietteria Teatro Nuovo tel. 0549 88 5515
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