
In una situazione di profonda crisi strutturale e nei rapporti internazionali, non avendo nessuna idea e proposta valida per rilanciare l´economia di questo paese, l´Associazione Industriali pretende strumentalmente di elevare quale unico elemento di competitività il costo della manodopera, quando è noto a tutti che sono ben altri i fattori per avere successo sui mercati…
I lavoratori pagano già un prezzo altissimo sull´altare della crisi in termini di perdita di posti di lavoro, per cause assolutamente indipendenti dalla propria volontà, e invece rintracciabili nell´immobilismo e nella mancanza di progettualità dell´apparato economico nostrano.
Continuando a dire che lo sciopero è un errore, l´Esecutivo di fatto si schiera dalla parte dell´ANIS, che seppur senza nessuna idea pretende di governare il paese. Meglio sarebbe che il Governo tentasse di fare quello che in tutti questi mesi non ha volontariamente fatto. Da buon padre di famiglia dovrebbe spiegare all´ANIS che la prima cosa da fare è chiudere i contratti, dopodichè, con pari dignità, attorno al tavolo tripartito ci si tornerà a riunire per decidere insieme il futuro di questo paese, nell´interesse di tutti, non solo dei più ricchi.