Giulio Tremonti nell’intervista di Sergio Barducci: ”Da San Marino troppe furbate, troppe prese in giro!”

Riprendiamo l’intervista del giornalista di Rtv San Marino Sergio Barducci all’ex ministro delle finanze italiano Giulio Tremonti in occasione della presentazione a Macerata il 4 novembre della sua lista Rinascimento con Vittorio Sgarbi che parteciperà alle prossime elezioni politiche nella coalizione di Centro Destra.

Giulio Tremonti: ”in tante sedi, in tanti modi e a tante persone ho cercato di spiegare che il vecchio sistema di San Marino non poteva continuare perché cambiava il mondo. Non si poteva restare come si era nel ‘900 quando tutto il mondo cambia. E quindi qualche investimento nel cambiamento sarebbe stato un investimento utile per la Repubblica di San Marino. Non ho mai avuto idea che questo messaggio fosse accolto. Troppe furbate, troppe prese in giro!

Ti dicevano introduciamo un criterio, ma poi lo aggiravano. Introduciamo la nominatività, ma poi mettevano il nominativo di una società sotto ma al portatore le azioni della società sopra. 

Non si è capito! Qualche volta ho cercato di prevedere il futuro, infatti nel 1992 ho scritto un libro dal titolo ”Nazioni senza ricchezza, ricchezza senza nazioni” lo dice niente? (riferendosi al giornalista Sergio Barducci) 

Non ho mai visto da parte dei governanti di San Marino che ci fosse la volontà e la capacità di capire il cambiamento.  Poi mi dicono…non seguo più (intende dire che non segue più la politica sammarinese) che qualche cambiamento è avvenuto, ma è troppo tardi. 

Barducci: ”San Marino ha preso una strada virtuosa verso la trasparenza, scambio di informazioni ecc.ecc.”

Io spero e penso che questo sia, ma è stato troppo tardi e questo ha danneggiato fortemente la reputazione, il nome della Repubblica e l’ha identificata come luogo che resisteva a qualche cambiamento.

Non sono fanatico di cambiamenti legali, come Sto arrivando! in Germania hanno il contante a zero (cioè che possono acquistare tutto con i contanti senza limite di spesa ndr), però qualcosa dovevano fare e qualcosa potevano fare! Nulla hanno voluto fare se non prendere in giro! Non c’era una volontà negativa a priori, era proprio il tentativo di conservare l’impossibile. 

Se ci sono delle colpe su San Marino non sono di chi ha dato buoni consigli ma di chi ha pensato che fossero meglio i cattivi consigli di altri.

Poi devo dire troppe infiltrazioni, ovviamente a questo punto. Se avessero avuto un criterio più rigido, più onesto, più moderno avrebbero evitato le infiltrazioni, invece sono venute proprio perché c’era gente che voleva conservare quel sistema, liberi in una Repubblica Sovrana. Credo che ci sia una nuova classe dirigente, una nuova opposizione e credo che ci sia un miglioramento però non ho rapporti.  Però sarebbe interessante se qualcuno facesse un mea culpa, ma non per me ma per i cittadini di San Marino. Ma non per punire ma per capire dove e come si deve cambiare. 

Barducci: C’è una frase che rimase sullo stomaco ai sammarinesi. E cioè quando un giorno lei disse: ”manderemo la Guardia di Finanza in tutte quelle aziende che lavoreranno con San Marino” e questo ha messo in difficoltà le imprese serie, gli imprenditori seri, piuttosto che i mascalzoni. 

Se lei dice che l’ho detta, l’avrà detta sicuramente.

Barducci: è stato un periodo di forte tensione.

Però c’erano dei flussi eccessivi. Un conto uno che lavora e fattura con San Marino, un conto era…lei non mi venga a dire che le targhe di San Marino sono dei sammarinesi. 

Barducci: Non sempre diciamo…

Diciamo così! mi dia la mano! E quando vedi le targhe che girano in quel modo devi anche pensare che flussi ci sono e quanto siano sballati. Io guardi credo che l’equilibrio sia nel mezzo. Non puoi impedire che ci siano alcune cose un po’ disinvolte ma quando sono troppe finisce che quella parte diventa il tutto.

Se lei dovesse dare un consiglio ai governanti e ai sammarinesi

Un consiglio lo darei sia ai governanti che all’opposizione ma non voglio entrare nella politica locale. Devono fare una cosa di unità nazionale, perché vedrei un accordo di tutti. Eppoi mi dicono che delle cose sono state fatte, però non è possibile che fai venire un’egiziano del Fondo Monetario da fuori poi lo mandi via, mi dicono. Va tutto bene dicono, poi devi intervenire nel capitale, soldi pubblici, di una banca e quindi vuol dire che tutto non andava così bene. Fuori dalla polemica politica, è necessario mettersi insieme ad un tavolo, senza accusarsi l’uno con l’altro, e cercare di capire insieme nell’interesse della Repubblica cosa è meglio per il futuro. Perché il cambiamento è in atto. 

(…)

http://www.smtvsanmarino.sm/video/programmi/close-up/close-up-sergio-barducci-intervista-giulio-tremonti-04-11-2017