Giustizia. Morrone (Lega): Bonafede in grande confusione accumula errori

Roma, 14 maggio. “Giustizia in stato confusionale grazie a un ministro che si affanna a rincorrere gli errori che si accumulano”.
Ancora un giudizio negativo sull’operato del guardasigilli Alfonso Bonafede durante l’emergenza sanitaria da parte di Jacopo Morrone, parlamentare della Lega e già sottosegretario alla Giustizia, e dei colleghi Turri, Bisa, Cantalamessa, Di Muro, Marchetti, Paolini, Potenti, Tateo della commissione Giustizia alla Camera.
“Anche oggi in audizione è emerso che, di fronte all’emergenza sanitaria decretata il 31 gennaio scorso, il ministero non ha messo a punto alcun piano, né alcuna strategia per evitare la possibilità di contagio e il rischio di rivolte. Ci sarebbe voluto poco a predisporre per tempo misure adeguate di prevenzione sanitaria e a elaborare un piano per alleggerire le presenze in alcuni Istituti, utilizzando, per esempio, in via temporanea strutture alternative agli Istituti carcerari, riadattate ad ospitare i detenuti considerati più a rischio, o recuperando reparti specifici dismessi. Rispetto ai ristretti in carcere che al 31 dicembre scorso erano 60.769, i numeri dei detenuti positivi (110) e dei ricoverati (3) snocciolati oggi da Bonafede non sono particolarmente significativi. Ma grazie all’enfasi data a una fantomatica correlazione tra detenzione in carcere e contagio, Bonafede e Conte, sono riusciti a far uscire dal carcere pericolosi delinquenti comuni e addirittura 498 tra piccoli e grandi boss della criminalità organizzata, grazie al combinato disposto dell’art. 123 del Cura Italia e alla circolare del DAP del 21 marzo. Un errore di gravità inaudita che difficilmente potrà essere recuperato”.

Ufficio Stampa Lega Romagna

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