E mi iscrivo al partito radicale
Per tanti anni ho avuto la doppia tessera Psi e Partito Radicale. Era normale per me.
Poi ho smesso. Adesso ricomincio.
I referendum sulla giustizia saranno un evento storico. Ci scommetto.
La questione giustizia non ha più solo a che fare con la giustizia. Cambiare la giustizia corrisponde a ricostruire la democrazia.
Diciamocelo chiaro, da trent’anni viviamo in uno stato apparente di democrazia.
C’è democrazia quando il Parlamento vota una legge che disarticola un punto cardine dell’equilibrio democratico, l’immunita’ parlamentare?
I Padri Costituenti decisero per l’autonomia della magistratura solo quando si trovò l’accordo per sancire l’autonomia del Parlamento. Equilibrio dei poteri.
Senza immunità parlamentare, il Parlamento è diventato un potere minore al servizio del potere maggiore: la Magistratura.
Da quel momento il Parlamento ha prodotto leggi al servizio della fortificazione del potere giudiziario: dal traffico di influenza, all’abuso d’ufficio, al sequestro preventivo dei beni, ai reati generici e associativi, che hanno ampliato ogni oltre limite democratico i campi di intervento, di discrezionalità e di influenza della Magistratura.
Leggi che i magistrati applicano ai politici ai professionisti, agli imprenditori, ai cittadini,
ma non a se stessi.
Le correnti della magistratura trafficano in influenza di brutto.
Qualcuno è mai stato indagato?
Ancora.
I magistrati che sbagliano pagano? No fanno carriera. Come nel caso Tortora. L’ha ricordato Gaia.
Con l’abuso della carcerazione preventiva non si rispetta la legge. Qualcuno paga?
In Italia le carriere di Pm e giudici non sono divise. Sapete perché? Perché per regola costituzionale e per le norme del Codice di Procedura Penale, il magistrato, essendo parte pubblica, deve cercare prove contro ma anche a favore dell’imputato.
Vi pare succeda mai?
Allora le carriere non devono essere le stesse.
Ancora, se quasi tutti i sindaci, da trent’anni, molti governi, da trent’anni, molti leader, da trent’anni, molti parlamentari, da trent’anni, molti partiti, da trent’anni, pur cambiando i protagonisti, hanno un appuntamento fisso e continuo con i tribunali e le procure, beh, o il popolo italiano è completamente incapace di scegliere chi eleggere o qualcosa non va! No?
È la prevalenza di un potere su un altro.
Il governo Draghi farà piccole modifiche.
Altro non potrà fare. Con un Parlamento subordinato e una stampa complice e servile.
Mano ai referendum allora.
Banchetti, firme, impegno.
Via!
Sergio Pizzolante
